Arriva anche in Italia il film campione d’incassi giapponese, Demon Slayer The Movie: Mugen Train. Nonostante il successo nipponico, il film arriva nel nostro paese attraverso la piattaforma Prime Video, saltando cosi la distribuzione nelle sale.

Fenomeno al box office giapponese dello scorso anno, la pellicola ha battuto tutti i record di incassi ed è diventato un fenomeno. Vero che il manga da cui è basato il film, Demon Slayer, in Giappone, è diventato un fenomeno editoriale senza eguali e perciò era normale che fosse cosi atteso. Ci si aspettava un successo ma non che potesse frantumare il record ultra decennale al box office del cult di Miyazaki, La città incantata.

Successo al di là delle più rosee aspettative anche perché il lungometraggio non è “fuori dal canone” come di solito avviene per i film basati su IP manga-anime. La particolarità di Demon Slayer The Movie: Mugen Train è che è la continuazione dell’apprezzatissima serie anime (anch’essa visibile doppiata su Prime Video). Quindi, la storia presente nel film è canonica ed è basata sull’arco narrativo del treno Mugen (manga 7 e 8), del treno demoniaco. Funge da intermezzo, da raccordo, tra la stagione uno e la seconda stagione di prossima pubblicazione.

Una delle chiavi del successo di Demon Slayer è stata la trasposizione seriale anime ad opera dello studio ufotable che ha realizzato le bellissime animazioni che hanno incrementato esponenzialmente il successo del manga di Koyoharu Gotouge. La prima stagione ha ricevuto numerosi plausi ed è considerata una delle più belle serie anime degli ultimi anni. Ed effettivamente le animazioni della prima stagione (e del film) sono davvero pazzesche ed hanno una fedeltà assoluta al manga. Visivamente incredibile e con scene d’azione spettacolari e mozzafiato.

Di cosa parla il film?

La prima stagione si era conclusa con Tanjiro, Inosuke e Zen’itsu salire sul treno per raggiungere Rengoku, il pilastro del fuoco. Il trio è lì per aiutarlo nella caccia di un demone che sta sterminando i passeggeri del treno. Da quel momento in poi si scontreranno con un’abile demone, seguace del villain, Muzan, che renderà la vita difficile al quartetto di spadaccini ammazzademoni.

Il vero protagonista

La pellicola si concentra molto su Rengoku che è il vero protagonista del film. Nella serie si era già visto ma l’arco del treno demoniaco è interamente incentrato su di lui.

È uno dei pilastri più apprezzati ed ha la funzione di mentore per il nostro trio. All’interno dell’epico scontro con il demone treno scopriamo molto su di lui: il suo passato, la sua psicologia e le sue motivazioni. Il rapporto burrascoso con il padre e la sua voglia di distruggere i demoni per rendere il mondo un posto migliore. Dalla ferrea e indissolubile forza di volontà, Rengoku combatte senza risparmiarsi e dando tutto sé stesso per la sua causa. Diventa un faro, una guida, una figura da imitare per Tanjiro e i suoi amici.

All’interno del film è colui che ha un epico scontro e fungerà da fulcro dell’intera vicenda. La sua influenza avrà un’importanza notevole nella mitologia di Demon Slayer.

Il villain

Il cattivo principale dell’arco Mugen Train non è il super villain “mastermind”, Muzan, ma un demone minore che ambisce a diventare uno dei suoi discepoli prediletti: una luna crescente. Enmu si rivela un antagonista difficile da sconfiggere per il nostro quartetto di eroi perché ha abilità vampiriche ipnotiche ed è in grado di manipolare i loro sogni.

Gran parte della narrazione del lungometraggio si svolge nel subconscio dei quattro eroi. Per Tanjiro e Rengoku si tratta di un viaggio doloroso dove rivivono tristi eventi del loro passato. Ci vengono mostrate le loro famiglie ed eventi tristi che servono per creare un legame emotivo con lo spettatore. Mentre Inosuke e Zen’itzu si addentrano nei loro desideri più nascosti e vivono momenti di beatitudine. Tuttavia, anche quest’ultimi hanno dei momenti passati che servono a delineare meglio la loro psiche e sfaccettarli.

 

Un ponte epico per la seconda stagione

Il film si conclude con un enorme climax emotivo ed un cliffhanger importantissimo che avrà enormi ripercussioni nella mitologia di Demon Slayer. Un finale che ha il compito di far andare avanti il nostro trio protagonisti, di spronarli e farli migliorare per superare le sfide future che saranno sempre più complicate.

La pellicola costruisce un climax emotivo molto forte e raggiunge vette elevate per quanto riguarda l’epicità. Lo spettatore rimane colpito perché l’arco finale viene reso straziante e poiché ha giocato molto bene nel costruire legami empatici con il nucleo protagonista.

L’arco del treno Mugen è il perfetto snodo narrativo che proietta i protagonisti verso il futuro, per accrescere la loro consapevolezza e per costruire il loro percorso di spadaccini ammazzademoni. La drammaticità è essenziale per farli crescere come persone e l’esperienza vissuta sul treno demoniaco sancirà definitivamente la loro crescita come persone.

La storia si rivela perfetta per essere adattata sul grande schermo in quanto ha un villain in grado di controllare il subconscio e tali sequenze intime servono anche come una sorta di riassunto sugli eventi importanti della prima stagione, in modo da rendere il film godibile anche a coloro che non hanno visto la prima stagione.

L’unico neo di Demon Slayer The Movie: Mugen Train è che si tratta di una pellicola di raccordo tra le due stagioni della serie anime e perciò, narrativamente, non ha una conclusione finale univoca. È solamente uno spezzone della vita dei nostri protagonisti, come se fosse una sintesi di un tot di episodi della serie. Il neo è proprio questo che è un traghettatore verso la seconda stagione e perciò si rivela bello, spettacolare ed emozionante ma “incompleto”. Ciononostante, la pellicola si rivela godibile e ben riuscita. Si guarda volentieri e ha tutto ciò che serve per piacere. Visivamente è incredibile e le animazioni hanno una resa pazzesca. Lo stesso per i combattimenti che sono spettacolari. Il film utilizza il medesimo (eccellente) comparto tecnico dell’anime ma le prestazioni vengono incrementate e rese superiori per rendere la pellicola visivamente impeccabile.

Davvero un film da vedere a tutti i costi che però, per noi occidentali, che comprendiamo meno il fenomeno Demon Slayer (in Giappone è diventato un fenomeno culturale), sarà complicato capire come mai abbia avuto tutto questo successo.  

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata