Non poteva mancare la classifica de “L’angolo dei 1000 corpi” (con ovviamente al primo posto Rob Zombie, a cui la rubrica è dedicata), composta da una grande varietà di sottogeneri.

A differenza della classifica generale, questa dedicata ai migliori horror del decennio si è praticamente stilata da sola, poiché credo che questi 10 capolavori si sono distinti nel marasma di filmetti che sanno di già visto, remake e saghe infinite fatte sequel e prequel di dubbio gusto.

Ecco i miei 10 horror del cuore per questo decennio:

1. Le Streghe di Salem, Rob Zombie, 2012

Il capolavoro psichedelico di Rob Zombie porta lo spettatore in una spirale allucinante e ricca di simbolismo. Una perla rara nel cinema horror contemporaneo, che segna la raggiunta maturità del regista. 

2. Revenge, Coralie Fargeat, 2018

Torna il rape and revenge, sottogenere di punta negli anni Settanta, ma stavolta in chiave pop e con una regia al femminile. Ogni singola goccia di sangue si assapora con gusto. 

3. The Witch, Robert Eggers, 2015

Horror di grande atmosfera che rimesta nel folklore americano e porta il filone demoniaco nel mondo integralista e superstizioso dei padri pellegrini.

4. Get Out, Jordan Peele, 2017

L’horror politico del nuovo millennio, che raccoglie l’eredità di George Romero e ne amplifica la componente razziale: avreste mai pensato che in un horror il protagonista di colore potesse sopravvivere?

5. Madre!, Darren Aronofsky, 2017

La pazzia allucinogena di Aronofsky confeziona un delirante capolavoro simbolista, che “disturba” la Bibbia e martoria il corpo di Jennifer Lawrence.

6. The Neon Demon, Nicolas Winding Refn, 2016

Il lato oscuro della moda, dietro i lustrini e i corpi perfetti, è in grado di corrompere anche i cuori più puri: un concetto originale e complesso, in una confezione di scintillante bellezza e assurda crudeltà.

7. Midsommar, Ari Aster, 2019

Spaventoso e inquietante, girato totalmente alla luce del sole, questo film sconvolgente e ricco di simboli è un capolavoro di originalità e cinismo che non si dimentica facilmente.

8. Babadook, Jennifer Kent, 2014

Un altro horror psicologico, ma dalle tinte sovrannaturali, tocca il poco considerato tema della depressione; uno sguardo al femminile, spaventoso e intenso, sul dolore e la forza di una madre.

9. Thelma, Joachim Trier, 2017

Horror norvegese paranormale passato praticamente inosservato, questo film apre un interessante spaccato sul coming of age e sulla femminilità e presenta molti parallelismi con la Carrie di De Palma.

10. The Nest, Roberto De Feo, 2019/ The End? – L’inferno fuori, Daniele Misischia, 2017

Pari merito per due splendidi horror italiani, frutto del talento e della creatività di due giovani registi di casa nostra. Ricercati della forma e accuratamente studiati nella scrittura, queste due piccole perle fanno ben sperare per il futuro del cinema di genere.

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata