È giunto ormai alla sua replica numero 500 lo spettacolo dei record tutto italiano, Giudizio Universale: The Sistine Chapel Immersive Show, che racconta in un’atmosfera unica nel suo genere la creazione dell’omonimo affresco della parete della Cappella Sistina, da parte di Michelangelo Buonarroti (1535-1541).

Partita a marzo 2018, in poco più di un anno, quest’opera d’arte totale ha catturato gli occhi e il cuore di oltre 300.000 spettatori, con ben 8 spettacoli a settimana, divenendo il primo permanent show nostrano, in scena presso l’Auditorium Conciliazione, a pochi passi dalla Cupola di San Pietro.

Nato da un’idea di Marco Balich, direttore artistico delle più recenti Cerimonie Olimpiche, Giudizio Universale è divenuto inoltre parte dell’iniziativa “Un Venerdì in Bellezza”, che da maggio a ottobre permetterà agli spettatori dello show di visitare a prezzo ridotto la “vera” Cappella Sistina e i Musei Vaticani dalle 19 alle 23, accompagnati dalla luce suggestiva della sera.

Giudizio Universale racconta di un giovane Michelangelo e della sua perenne ricerca della Bellezza nell’essenza dell’arte. Lo troviamo nelle cave di marmo di Carrara a dar vita alla “forma nascosta nella forma” (il suo David) nel 1508 e, in seguito, a Roma, per realizzare la tomba che testimonierà ai posteri la grandezza di papa Giulio II. Ma il pontefice, che ben conosce il genio incontrastato di Michelangelo, desidera coinvolgerlo nella creazione dell’affresco principale della Cappella Sistina, accanto ai grandi dell’arte come Botticelli, Signorelli, il Ghirlandaio e Perugino. L’animo ribelle dell’artista, che si considera uno scultore ma non un pittore, inizialmente non vuole piegarsi alle richieste del Santo Padre ma alla fine, guidato da un potente flusso d’ispirazione, accetta e completa la sua opera 30 anni dopo, con il pontificato di papa Clemente VII. Ancora oggi, milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, sollevando gli occhi nella Cappella, possono ammirare l’irreale splendore senza tempo di questi affreschi.

Giudizio Universale immerge letteralmente lo spettatore a 270° nell’abbraccio dell’arte, grazie a ricostruzioni digitali e installazioni di video design ad alta tecnologia che, nell’imitare la struttura della Cappella, compaiono frontalmente (grazie a uno telo posto sul proscenio), ai lati e sul soffitto della sala dell’Auditorium; con l’andare del racconto, grazie e ingrandimenti e animazioni vengono via via evidenziate particolari figure e personaggi dell’affresco, che lentamente prende vita. Vengono così illustrati gli episodi della vita di Gesù e di Mosè, realizzati sulle pareti dai grandi artisti del Rinascimento, mentre sul palco gli attori si susseguono tra recitazione, coreografie di danza e performance aeree che descrivono episodi della Genesi (la Creazione, la cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva e il Diluvio Universale) e il Conclave.

Per regalare allo spettatore un’esperienza indimenticabile, Giudizio Universale prevede inoltre un cast tecnico a dir poco degno di nota, come ad esempio Lulu Helbek, che affianca Balich alla regia, il coreografo Fotis Nikolaou, il supervisore teatrale Gabriele Vacis e il video designer Luke Hall. Dietro il tema musicale originale dello spettacolo, una rielaborazione del Dies Irae, troviamo inoltre la mano di Sting, mentre nel voice over ascoltiamo Pierfrancesco Favino nei “panni” di Michelangelo e, nella versione inglese, Susan Sarandon in quelli della Bibbia.

Per quanto riguarda gli incredibili performer di questa replica, è doveroso menzionare Eugenio Di Fraia (Michelangelo), Rimi Cerloj (dance captain, garzone), Alessandro Covarelli (guardia svizzera), Francesca Dal Lago (Eva), Manuel William Rapicano (Adamo) e i papi Francesco Maria Cordella (Giulio II) e Danilo Monardi (Clemente VII) nei loro splendidi ed elaborati costumi.

Giudizio Universale è in scena tutti i giorni in italiano e in inglese; nell’attesa di accomodarvi all’Auditorium Conciliazione, ecco un piccolo assaggio dell’incredibile esperienza immersiva di quest’opera d’arte totale: https://www.giudiziouniversale.com/i-video/

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