“Atlas” è un percorso espositivo che dal 2018 riunisce una selezione di opere della Collezione Prada in sei piani della Torre. Da domani, giovedì 17 giugno, il 4° piano riapre al pubblico ospitando un dialogo inedito tra le opere delle artiste Goshka Macuga e Betye Saar.

Attraverso accostamenti e confronti tra lavori di diversi artisti, “Atlas” è una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno guidato la formazione della collezione e le collaborazioni con gli artisti che hanno contribuito alle attività della Fondazione. Al centro del lavoro di Betye Saar (Los Angeles, 1926) si possono riconoscere alcuni elementi chiave come l’interesse per il metafisico, la rappresentazione della memoria femminile e l’identità afroamericana. “Atlas” presenta l’installazione The Alpha and The Omega (The Beginning and The End) (2013-16), un ambiente circolare che allude al viaggio iniziatico e all’esperienza della vita umana. Questa installazione è stata concepita in occasione della sua personale “Uneasy Dancer” presentata alla Fondazione Prada a Milano nel 2016.

Goshka Macuga (Varsavia, 1967) lavora con vari linguaggi come la scultura, l’installazione, la fotografia, l’architettura e il design. Le sue opere sviluppano complessi sistemi di classificazione in grado di dare forma e tramandare la conoscenza. “Atlas” include 3 grandi arazzi dell’artista: Of what is, that it is; of what is not, that it is not 2 (2012), Make Tofu not War (2018) e From Gondwana to Endangered. Who Is the Devil Now? (2020). Il primo è stato esposto a dOCUMENTA (13) e rappresenta una riflessione sull’impatto della cultura occidentale sulla popolazione afghana. Gli altri due lavori sono parte di una serie di arazzi 3D realizzati da Macuga per rappresentare una possibile interpretazione già superata di un’immagine del futuro.

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