Non solo forme seriali narrative, qualche giorno fa, durante il series con si è tenuto un panel su un prodotto seriale d’intrattenimento, il mitico programma E poi c’è Cattelan, in onda su SkyUno e presentato da Alessandro Catteland. Lo show è giunto alla sua settima edizione ed è diventato un cult; un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di grandi show d’intrattenimento.
All’incontro, oltre a Cattelan, hanno partecipato anche i due storici autori dello show, Marco Villa e Carlo Crocchiolo. Il programma rappresenta una sorta di novità nel panorama italiano in quanto talk show in linea con un format “all’americana”, late night with, che si ispira a due grandi performer statunitensi quali David Letterman e Jimmy Fellon. Quest’ultimo si è prestato ad una puntata di EPCC e ha omaggiato Catteland definendolo “suo corrispettivo italiano”. Catteland ricorda l’incontro con trasporto ed emozione in quanto non si sarebbe mai aspettato di incontrare realmente Fellon; infatti ha raccontato al pubblico di aver realizzato un sogno e di essere stato sorpreso dell’investitura del conduttore statunitense nei suo confronti. L’esperienza con Fellon è stata formativa in quanto il team di EPCC rivela di aver appreso il loro metodo di lavoro, fatto di super professionisti, e di essere stati sorpresi della disponibilità e gentilezza del gruppo di Fellon. Il team statunitense gli ha messo a disposizione il camera set per realizzare la puntata e sono stati ammagliati dalla loro rapidità e bravura. Curano tutti i dettagli e fornisco grande sicurezza.
I tre ospiti affermano che una delle chiavi del successo dello show è quello di alzare, anno dopo anno, l’asticella. Sorprendere e cercare di realizzare l’impossibile. I due autori hanno affermato che il programma nasce grazie a delle sedute, delle tavole rotonde dove si propongono idee e si sviluppano. Si pensano delle situazioni e si cerca di trovare una “quadra” e di confezionare qualcosa di originale e di il tutto in base agli ospiti. Per quest’ultima edizione, Marco Villa ha detto che l’inizio della stesura degli script è iniziata circa ad inizio anno, ma precisa che le idee vengono proposte quotidianamente attraverso una chat di gruppo, aperta tutto l’anno, alla quale partecipano tutti gli autori del programma. Si reperiscono gli ospiti e si costruisce la puntata. Sulla scelta degli invitati, il trio afferma che tentano di proporre un mix di famosi e non famosi e di mettere in scena situazioni più o meno originali in base alla disponibilità degli ospiti.
Successivamente, l’incontro verte su due clip differenti che sono emblematiche per raccontare il modus operandi dello show EPCC.
La prima clip riguarda l’inaspettato duetto “broccoli” tra Cattelan e Marco Mengoni. La scena è pazzesca, oltre al duetto, che altri non è che una rielaborazione parodica di Leti t be dei Beatles in chiave “riciclaggio”, è presente un coro gospel di assoluto livello. Cattelan, Villa e Crocchiolo raccontano che in realtà la scena è stata fatta per essere aderenti alla realtà e proporre una tematica importante e quotidianità, come il riciclaggio, in una chiave divertente. Mengoni si è prestato all’atipico duetto e ha provato per una mezz’ora durante il pomeriggio pre-diretta. Gli autori rivelano che, all’incirca, per preparare il tutto ci sono voluti una decina di giorni (approvazione di Mengoni, prove interne, prove con Mengoni, etc). Cattelan rivela che quello è uno dei loro esempi più efficaci di messinscena dei loro trattamenti dove l’idea viene valorizzata al meglio sfruttando le peculiarità dell’ospite. In questo caso, Mengoni ha accettato subito e nonostante gli sia stato cambiata l’idea (prima del duetto dovevano realizzare una scena differente), è stato molto disponibile.
La seconda clip è completamente differente e riguarda la partecipazione di Antonio Conte. L’ex CT della Nazionale Italiana si è prestato ad un insolito gioco di Cattelan che l’ha imbeccato sulla sua futura panchina. Ovviamente, il tecnico non ha svelato nulla e perciò gli è stato proposto di partecipare al siparietto. Potete vedere la clip qui sotto.
Anche in questo caso, l’esempio è calzante per mettere in mostra tutte le qualità di EPCC in quanto lo stesso Cattelan rivela che il tutto è stato fatto per valorizzare l’ospite, proponendo uno sketch che alla fine non lo comprometta. Il tutto creando una scena che incuriosisca lo spettatore. Quindi un giochino che non svela assolutamente niente, lasciando “Pulito” l’ospite, ma offrendo un momento di intrattenimento e divertimento in modo genuino. Il conduttore afferma che tale siparietto ha generato un grande appeal e che la scena è stata condivisa da numerosi media sportivi esteri che hanno subissato la redazione di EPCC per “scoprire” la prossima destinazione del tecnico, Antonio Conte. La clip è l’esempio lampante che anche le piccole e semplici idee, che non svelino assolutamente nulla, se realizzate bene, possono offrire una grande attrattiva.
Il trio ha manifestato la loro soddisfazione nel successo dello show, raccontando che sperano di continuare per diversi anni e che sperano di alzare l’asticella anno dopo anno. L’incontro è servito per mostrare al pubblico il modo in cui nasce il programma EPCC, proponendo curiosità e riflessioni su un prodotto seriale d’intrattenimento, al momento, unico nel panorama televisivo italiano.
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