Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un film Netflix diretto dal veterano Mike Neville, rilasciato qualche settimana fa dal colosso dello streaming.

Una storia romantica basata sull’omonimo libro scritto da Mary Ann Shaffer e Annie Barrows. Nel cast Lily James, Matthew Goode.

Nel mondo audiovisivi non esistono solo capolavori o brutti film, il mare magnum cinematografico è pregno di pellicole di buon livello, lungometraggio carini e d’intrattenimento. Questa pellicola di Netflix fa parte di questa categoria. Una storia bizzarra, d’altri tempi ben dosata e che intrattiene. Certo, principalmente, la pellicola è destinata ad un pubblico femminile, tuttavia è un prodotto gradevole anche agli occhi dei maschietti.

Il titolo è bislacco, insolitamente lungo e accattivante. Evoca ricordi retrò, una storia d’altri tempi piena di nostalgia e d’avventura. Il perché di questo nome viene espletato nell’incipit e, in una sola frase, racchiude l’intera essenza del film. Il cuore pulsante è la letteratura, il mondo letterario. Un mondo passato, post-Seconda Guerra Mondiale fatto di corrispondenza epistolare e da giornalismo di ricerca. Inoltre, erano tempi dove non si era ancora persa la magia nella scoperta. Al giorno d’oggi possiamo sapere tutto di tutti restando fermi mentre una volta, le notizie andavano ricercate, inseguite e studiate con perseveranza. Questo period drama evoca memorie lontane e nostalgiche. Ma non solo, la pellicola riesce ad inglobare molto bene elementi di commedia romantica, di guerra, e commedia pura. Inoltre, è un prodotto che inneggia alla lettura e mette su un piedistallo l’importanza dell’arte letteraria.

Il libro è un oggetto cardine per tutta la vicenda. Il Macguffin, l’espediente narrativo che in questo film ha anche valenza di aggregazione salvifica. Grazie all’escamotage del club del libro, un gruppo di isolani (Guernsey), durante il periodo dell’occupazione Nazista, è riuscito a salvarsi. Grazie alla creazione del nucleo (e della mitica torta di bucce di Patata) sono riusciti a sopraffare i loro aguzzini: proprio quei nazisti che hanno creato il loro “Impero” bruciando libri per cancellare la memoria e la storia. In questo caso, il libro come centro di aggregazione di persone sole che si legano, in modo casuale, grazie ad un oggetto di memoria e di cultura. Il potere dei libri e della loro possibilità di salvare le persone. Un legame perpetuo che ha creato affinità indissolubili. Un ancora di salvezza in grado di aiutare la gente anche durante i periodi più duri. Una forma d’evasione verso la cruda realtà bellica.

Libro come soggetto/oggetto della narrazione. Juliet, la protagonista, una giovane londinese, scrittrice-giornalista, viene attratta alla scoperta del club e della torta grazie ad una richiesta di un libro raro da parte di un membro del club del libro di Guernsey. Una richiesta di un libro che serve da artificio narrativo per iniziare l’avventura.

Un altro punto cardine della riuscita del lungometraggio è l’ambientazione. L’isola di Guersey incoraggia lo spettatore a navigare verso un’avventura poiché, successivamente, lo scopo principale della protagonista è quello di scoprire che fine abbia fatto un membro del club del libro. Un mistero che incuriosisce in quanto ricerca intrigante e che incoraggia il voyerismo dello spettatore. Paesaggi colorati, fiabeschi e molto differenti da quelli metropolitani della città di Londra. Un elemento che colpisce sia il pubblico che la giovane protagonista che rimane folgorata dalla bellezza del posto.

La protagonista trova conforto nel placido mondo isolano immersa nella bellezza del posto e dal calore del club del libro. Pace, tranquillità e un club del libro con il quale interagire: conversare, offrire il proprio punto di vista e trovare altre persone che condividono la tua stessa passione.

Complessivamente, Il film è un buonissimo prodotto, una storia coinvolgente e multi sfaccettata, ben diretta e recitata, in grado di fa emergere tutto il calore della passione e dell’amore verso il mondo della lettura. La potenza dei libri nell’aiutare le persone attraverso legami genuini. Un inesauribile fonte di conforto e di aggregazione. La cosa positiva del lungometraggio è che presenta numerose sfumature e chiavi di letture. Inoltre, i vari generi convivono molto bene e non cozzano tra di loro. Il ritmo è ben dosato e coinvolgente. Si tratta di un’avventura, alla ricerca non solo di uno dei membri mancanti del club, bensì alla scoperta di se stessi, del proprio posto nel mondo. Questo è il viaggio che coinvolge la protagonista e noi con lei seguiamo la sua crescita e il mutamento. Il suo cambio di prospettiva. Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un buon prodotto. Realizzato con il cuore ed è perfetto per tutti gli amanti della letteratura.

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