Dopo il sold-out registrato all’Arena di Verona con lo spettacolo Romeo e Giulietta, la rock-star della danza Sergei Polunin torna in Italia con il balletto Rasputin – Dance drama – con un cast di danzatori eccezionali tra cui stelle di fama mondiale, diretti dalla danzatrice e coreografa giapponese Yuka Oish.

Polunin ink e Show Bees in collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia Romagna) presentano in prima nazionale Sergei Polunin in Rasputin – dance Drama – coreografie di Yuka Oishi; Milano, Teatro degli Arcimboldi il 18 e 19 aprile 2020.
Presentato al London Palladium lo scorso 31 maggio 2019, “Rasputin” presenta gli aspetti contradditori della personalità del “Monaco”, il consigliere dello zar Nicola II di Russia, figura leggendaria e controversa attorno a cui aleggia ancora oggi molto mistero.

Yuka Oishi afferma: “Alla fine, era un essere umano. Credo possedesse i famosi poteri curativi, e capisco perché l’Imperatrice Aleksandra si fosse rivolta a lui per via dell’emofilia di suo figlio; nello spettacolo mostrerò lo sviluppo della storia. Ho letto tutti i libri possibili sull’argomento ma in ognuno ho trovato una storia diversa che contrasta la verità. Ho creato la coreografia in base al mio modo di vedere questa storia, cercando di capire le emozioni di ogni personaggio e ritrarlo in modo chiaro. Volevo mostrare il lato oscuro di Rasputin ma anche la sua luce.
Era molto vicino alle persone che hanno determinato il futuro dell’Impero russo e senza il suo carisma personale non avrebbe potuto fare tutto ciò che ha fatto. Era un uomo dissoluto e vulnerabile; spinto dal bene e dal male. Altre forze oscure erano presenti all’epoca in Russia, per questo il palcoscenico è una scacchiera, poiché molti dei partecipanti a questa partita erano forti o deboli a seconda del momento. A volte Rasputin era un giocatore forte, altre volte una pedina.”

Chi era Rasputin?
Sarà per sempre un mistero.
Guardando materiali storici in bianco e nero, immagino a colori le emozioni evocate.”

“Tendiamo a cercare e additare il cattivo.
Ma non possiamo svelare o esprimere noi stessi solo in bianco e nero, le cose non sono così semplici.
C’è una linea sottile tra il Bene e il Male e questa linea è mobile.
C’è una grande ombra dove c’è molta luce”.

Yuka Oishi, coreografa

 

Lo spettacolo sarà rappresentato al Teatro degli Arcimboldi di Milano e al Teatro Regio di Parma all’interno della rassegna ParmaDanza.

 

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