In un momento cinematografico e televisivo dominato dai supereroi vari, The Boys, serie Amazon Prime ideata da Eric Kripke (Supernatural), si inserisce rompendo i soliti schemi e posizionandosi in una posizione a sé stante. In realtà non c’è nulla di nuovo nel dissacrare i supereroi, lo avevamo visto anche con Watchmen, qui, però, possiamo notare qualcosa di diverso e interessante.

La serie, tratta dal fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, ci catapulta in un mondo reale e attuale ma con una variante. Lo scenario non è altro che la risposta alla domanda: cosa succederebbe se nella nostra realtà, nella contemporaneità, ci fossero persone dotate di poteri straordinari? Troveremmo un uomo che si erge sopra a tutti diventando pilastro della giustizia? No, perché sono semplicemente persone dotate di poteri. Estremizzando le loro capacità lo stesso avviene anche con i difetti umani. Quindi avremo super uomini dipendenti da super droghe, con vizi e feticismi sessuali e pronti ad approfittarsi del prossimo sfruttando la loro posizione dominante nella società. Ma non finisce qui, loro stessi sono sfruttati da una società che si occupa della loro immagine e che cerca di trarne il massimo profitto. Un po’ l’estremizzazione del divismo odierno.

Tanti i rimandi a personaggi di famosi fumetti. La squadra dei Sette, ad esempio, è chiaramente ispirata alla Justice League della Dc Comics (più che un’ispirazione potremmo quasi vederli come un copia-incolla ma con nomi e costumi differenti). Non solo, quindi, una critica alla società del divismo contemporaneo, ma anche una sorta di “presa in giro” e dissacrazione dei comuni, e inflazionati, super personaggi che siamo abituati a vedere di continuo al cinema e in televisione, caratterizzandoli in maniera più “reale” dando, quindi, uno sguardo 

pessimistico e negativo sulla società e sull’essere umano in sé, raffigurandolo come pronto ad approfittare in ogni modo dell’eventuale posizione dominante acquisita. Per non dimenticare un’evidente critica alle guerre a odierne e al loro sviluppo, critica che non verrà qui indicata per non incorrere in spoilers.

A contrastare questi supereroi ci sono i Boys, un gruppo di reietti che, in passato, hanno avuto problemi con essi. Da qui partono le loro vicende “fuori di testa” , cercando in tutti i modi di eliminare questi personaggi agendo nell’ombra e facendo cadere tutto il sistema che li regge e li fa sembrare prescelti semidei. Il tutto sempre ai cento all’ora, non risparmiando sangue, scene splatter e ogni tipo di volgarità, con una costante azione che non può di certo annoiare.

Insomma, The Boys si dimostra un prodotto valido, originale e, malgrado quello che la componente supereroistica potrebbe far pensare, estremamente adulto. Un must in questo 2019, ricordando che la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione.

 

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