Qualche settimana fa Cannes faceva discutere per i pochi “pezzi da novanta” nella sezione in concorso e per la sua controversia con Netflix. Hollywood Reporter riporta la notizia che il controverso cineasta danese, Lars Von Trier ritornerà alla kermesse dopo essere stato bandito, sette anni fa,  per le suo dichiarazioni antisemite e pro Nazismo.

The House That Jack Build, la sua ultima fatica registica, tratterà di un serial killer ed è stata ammessa in concorso al festival della Costa Azzurra.

The House That Jack Built è interpretato da Matt Dillon nel ruolo dell’omonimo Jack, un serial killer che vaga per 12 anni nell’America degli anni ’70. Uma Thurman, Riley Keough e l’attrice danese Sofie Grabol ( The Killing ) sono tra le attrici “vittime” di Jack. Con il tipico umorismo nero, von Trier ha descritto il film celebrando “l’idea che la vita sia malvagia e senz’anima”.

Gli addetti ai lavori che hanno visto le riprese di The House That Jack Built descrivono il film pieno di  scene di estrema brutalità e violenza, confrontandolo con la grafica e il controverso Antichrist, la precedente e cupa pellicola di Von Trier , con Charlotte Gainsbourg e Willem Defoe. Antichrist , come la maggior parte dei film di von Trier e  prima della controversia del 2011, è stato presentato a Cannes. Il regista danese, con i suoi film violenti e atipici  ha già gareggiato a Cannes e spesso, ha vinto premi imoortanti come  il Gran Premio della Giuria nel 1996 per Le Onde del Destino  e la Palma d’Oro nel 2000 per il suo musical Dancer in the Dark , interpretato dalla cantante Bjork.  Quest’ultima è una delle tre donne ad avere ricevuto il premio come  migliore attrice per aver partecipato ad uno dei film  di von Trier. Oltre a Bjork, Gainsbourg vinse  per Antichrist  nel 2009 e Kirsten Dunst nel 2011 per Melancholia. Fu durante la conferenza stampa di  Melancholia a Cannes che von Trier fece i suoi ormai famosi commenti, pro – simpatia per Hitler.

Fonte: Hollywood Report 

 

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