Sex Education è una serie adolescenziale britannica prodotta da Netflix. Composta da otto puntate di circa 52 minuti ciascuna, presenta una storia incentrata su dei liceali alle prese con i loro problemi sessuali. Lo show creato da Laurie Nunn si concentra principalmente sullo sviluppo sessuale ed emotivo del sedicenne Otis, un ragazzo timido e introverso, figlio di una stimata terapista sessuale. Pregno di conoscenze nell’ambito genitale, a causa della lettura e dell’ascolto involontario delle pratiche della madre, Otis si fa persuadere dalla solitaria Maeve ad imbastire una sorta di “clinica sessuale” nei bagni della scuola dove ogni studente, durante le pause scolastiche, può presentare al giovane le proprie problematiche relative al sesso.

La serie fornisce un compendio completo ed esaustivo sulle maggiori preoccupazioni dei ragazzi sull’apparato genitale. Una sorta di educazione sessuale 2.0 dove i ragazzi si confrontano tra di loro attraverso uno scambio di pareri dove Otis è la persona che ascolta, e mette in luce le dinamiche, valutando, da loro pari, le situazioni. Le tematiche sono affrontate in modo schietto e diretto, seppur con un pizzico di ironia e divertimento. Il sesso è un argomento cardine nell’intero show ed è pretesto che porta avanti l’intera narrazione. Ovviamente, gli argomenti trattati hanno come punto di partenza il sesso, ma nel proseguo della storia si evince che sono il pretesto per parlare di questioni giovanili molto più importati.

Identità sessuale, l’amicizia, le prime cotte, il rapporto conflittuale con i genitori e il percorso formativo di crescita. Questi sono tutti argomenti che la serie mette in evidenza partendo da presupposti sessuali. Una prospettiva interessante, inedita e costruita attraverso una brillante narrazione che snocciola tali questioni con schiettezza e disinvoltura. Sin dal primo episodio si comprende che le dinamiche sessuali riflettono l’emotività della persona e perciò, per stare bene e vivere serenamente il sesso, è necessario affrontare la propria coscienza e capire il proprio io. Scoprire la propria identità e intraprendere un arco di maturazione, opponendosi a tutte le difficoltà che si frappongono nel proprio cammino di crescita.

In Sex Education emerge che la famiglia è uno degli elementi più importanti per creare stabilità emotiva e favorire un percorso di sviluppo atto a far progredire il proprio rapporto con sé stesso. Il nucleo famigliare è un potente mezzo di sostegno e di supporto e nello show sono presenti numerose tipologie di parentela. I figli riflettono ciò che percepiscono dai loro cari e perciò i turbamenti giovanili derivanti principalmente dalla paura di comunicare in modo diretto e rassicurante con i propri genitori. Otis vive quotidiani momenti imbarazzanti a causa del lavoro di sua madre, Jean, che preoccupata per i cambiamenti del figlio, insiste nel voler parlare con lui sui suoi turbamenti sessuali. Il ragazzo rappresenta la sintesi perfetta delle preoccupazioni liceali in ambito sessuale e nello sviluppo psico-fisico del procedimento di maturazione del proprio carattere. Tutti i protagonisti della seria hanno problemi irrisolti con i propri genitori.

Il sesso è una delle componenti più importanti per creare un proprio senso critico e acquisire sicurezza. Pertanto, la ricerca della propria sessualità è un elemento essenziale e che va di pari passo con il trovare il proprio posto nel mondo. Otis incarna tutto ciò pur essendo un ragazzo di sedici anni che ha un rapporto conflittuale con il proprio genitale. Vergine e considerato “sfigato”, vive una ribalta grazie alle sue competenze analitiche e terapeutiche in grado di mettere in evidenza che i problemi sessuali derivano principalmente da incertezze mentali.  Da buon terapista capisce che nel sesso non è importante il quanto si fa ma come e perché viene praticato. Il rapporto sessuale è frutto di una complessa  evoluzione psicologica dei ragazzi.

Il periodo adolescenziale è per antonomasia l’intervallo di tempo in cui si commettono maggiori errori. Attraverso di essi si cresce e si evolve a livello personale acquistando un certo bagaglio esperienziale. In quella fase della vita dove il corpo subisce un cambiamento repentino, il sesso è un elemento preponderante all’interno della psiche giovanile. Sex Education rappresenta tutto ciò in maniera verosimile e pertanto lo show risulta genuino e ben rappresentativo dello scompenso emotivo di quegli anni adolescenziali. I ragazzi vivono situazioni credibili e hanno problemi in linea con quello che avviene nella realtà. Perciò la serie dipinge gli studenti in maniera consona, senza giudicare o censurare. Pur mettendo in scena i classici archetipi liceali (il nerd, la ragazza popolare, l’atleta, etc), la serie non piega mai in cliché melensi e stantii, anzi fornisce ampio spazio a tutte le diverse tipologie sviluppando le storie con finezza, simpatia e professionalità. Seppur prevalentemente di genere comedy, Sex Education tratta con leggerezza questioni spinose tipiche della serie dramma americane. In questo prodotto Netflix emerge il tipico humor britannico e si evince dell’atipica ambientazione del paesaggio idilliaco gallese. Rispetto ad altri prodotti del palinsesto dello streamer (come Big Mouth o Tredici), quest’ultimo show affronta la sessualità con una dolcezza innata e con una prospettiva ottimistica, verde e gioiosa. Non cupa e tragica, ma cementando la storia con una modalità educativa.  Imparare per crescere. Comprendere la “potenza” dell’atto sessuale per non commettere errori e vivere in modo sereno e soddisfacente la propria vita.

Sex Education è un teen dramma scolastico che porta avanti una storia focalizzata sulle pratiche sessali che però riflettono su elementi quotidiani. Il classico stratagemma narrativo di sfruttare una visione nuova, dall’ampio appeal, che serve per mascherare il vero sunto della storia che, in sintesi, si riconduce a problematiche quotidiane della vita adolescenziale di natura emotiva. Complessivamente, si tratta di una serie molto divertente, adorabile sotto certi aspetti, con personaggi ben concepiti e con una prospettiva di partenza fresca, originale ed interessante. Uno dei più bei prodotti seriali giovanili di Netflix.

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