Un altro grande film arriva on demand!  Si tratta del nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Roald Dahl, Le Streghe, diretto dal leggendario regista Robert Zemeckis. Lungometraggio molto atteso in quanto proviene da un’opera seminale, celebre e che ha dato il via ad un certo mito delle streghe. Inoltre, si tratta di una storia universale, in grado di piacere a grandi e piccini. Questa nuova versione mischia favola nera con sprazzi di forti momenti paurosi, da brividi, che può piacere a nostalgici e bambini coraggiosi, amanti del fiabesco magico con arti oscure. Il libro era già stato adattato anni fa (1990) da Nicolas Roeg con la strepitosa Anjelica Huston in Chi ha paura delle streghe?  Questo nuova iterazione segue la stessa storia ma abbraccia maggiormente l’atmosfera gotica, horror del romanzo.

Anni Sessanta, un ragazzino rimasto orfano viene preso in custodia dall’affettuosa Nonna. Quest’ultima è una guaritrice ed improvvisamente viene colpita da un malocchio di una strega. Grazie al nipote si accorge di ciò e perciò gli rivela che le Streghe esistono realmente. Impaurita, decide di scappare e di rifugiarsi in un famoso hotel. Tuttavia, il ragazzino, nel giocare con il suo topino, si trova in mezzo ad una reunion delle streghe e viene trasformato in roditore. Da quel momento in poi inizia la loro sfida alla strega suprema.

La pellicola lavora molto sul culto delle streghe, sul loro immaginario, soffermandosi molto sulla loro mitologia e sui loro poteri. I loro usi, costumi e sul loro obbiettivo (trasformare tutti i bambini in topolini). Introduce tutto ciò e ci immerge nella loro immaginario sin dall’incipit in cui viene mostrato il loro culto; una scena che serve sia come introduzione che per adottare uno stile narrativo fiabesco, guidando lo spettatore in un’avventura magica, sovrannaturale e spaventosa. Una favola nera, per ragazzi, un’avventura all’insegna dell’ignoto, della paura, alla scoperta di una delle icone del terrore più affascinanti dell’orrore, le streghe.

Una pellicola dall’humor nero in cui le streghe vengono trattate con spavento ma anche in maniera grottesca poiché utilizzano una serie di costumi e parrucche che rendono il tutto una commedia. Hanno guanti per nascondere gli artigli, hanno parrucche perché sono calve, hanno scarpe a punta perché prive di dita dei piedi, hanno narici che si allargano vertiginosamente per poter fiutare le loro prede (i bambini) e hanno un abbondante trucco sul viso per nascondere la loro larga bocca. Elementi che rendono l’immaginario delle streghe paurose ma allo stesso tempo anche divertenti. Quindi il libro, ma la stessa cosa la fa il film che sfrutta molto bene questo aspetto, ribalta tutti gli stereotipi iconografici delle streghe, quelli più paurosi, per rendere la sua storia divertente e comica con l’obbiettivo di rendere la storia appassionante e avventurosa per i ragazzini.

Se Octavia Spencer è bravissima nel guidarci nel mondo delle streghe e nell’interpretare la temeraria e dolce nonna del protagonista, la stessa cosa si può dire della superba Anne Hathaway nel ruolo della Strega Suprema. Bravissima nel snaturarsi visivamente per caratterizzare la matriarca con un ghigno e con movenze spaventose.

Le Streghe è un’avventura fiabesca che mischia tanti elementi per una commedia grottesca, nera, piena di trovate interessanti e di puro intrattenimento. Una storia appassionante che viene resa con una narrazione fluida, con trucchi ben riusciti (cgi per i topi e per l’outfit delle streghe) e che sintetizzata al massimo gli intrecci per poter colpire i ragazzini con scene d’impatto che giocano tra commedia e orrore. Uno dei pregi del lungometraggio è il tono che viene azzeccato. Inoltre, anche dal punto visivo soddisfa perché gli effetti sono uniformi e omogenei, oltre che curati e colorati. C’è un forte equilibrio tra commedia, dramma e horror in quanto la storia è ben stratificata e piena di sfaccettature che proiettano la storia ben al di là della semplice fiaba nera. Non c’è una vera morale di fondo però ci sono risvolti nostalgici e tristi. Tuttavia, il tono sfruttato è positivo e la sua conclusione strappa comunque un sorriso e la risoluzione soddisfa ampiamente. Per cui, questo nuovo adattamento de Le Streghe si conferma un’ottima pellicola in grado di intrattenere con efficacia gli spettatori di tutte le età. Una storia cult, sempre verde, che scava con efficacia sull’immaginario delle streghe.

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