Arriva sulla piattaforma streaming Disney+, la pellicola basata sull’omonimo romanzo per ragazzi di K. A. Applegate, l’unico e insuperabile Ivan. Si tratta di un adattamento live-action dove gli animali sono stati ricreati interamente in CGI per rendere al meglio l’appassionante storia di Ivan e dei suoi amici animali, in un’avventura per tutta la famiglia. Una storia di formazione e di identità, oltre che di libertà.

Ivan è il gorilla di un modesto circo allestito all’interno di un centro commerciale. È la star dello show circense e insieme a lui ci sono tantissimi animali che fanno acrobazie mirabolanti. A causa della crisi, il proprietario, Mack, decide di acquistare la baby elefantessa, Ruby, che viene messa sotto la protezione dell’elefantessa senior, Stella. Quando quest’ultima muore di vecchiaia fa promettere a Ivan e agli altri amici animali del circo che proteggeranno la piccola, riportandola nel suo habitat naturale. Questa dipartita costringe Ivan a riflettere sulla cattività e sulla libertà.

Come di consueto per il canone filmico Disney, la storia del libro (e del film) è ispirata a quella vera del gorilla Ivan che ha davvero trascorso 27 anni all’interno del circo del centro commerciale di Tacoma. Ivan è in grado di esprimere la sua creatività attraverso il disegno, in quanto gli viene casualmente regalato un quaderno dalla figlioletta di uno dei dipendenti del circo, e con i pastelli realizza opere sgargianti, colorate che manifestano la voglia di libertà e di immaginare la vita oltre le sbarre della sua gabbia. La pellicola tratta di temi universali quali la libertà, la creatività, l’ecologia e la famiglia. Valori cari alla Casa di Topolino che ha realizzato un buon adattamento, molto caloroso ed emozionante.

Si tratta di una storia di formazione, di crescita mentale dove Ivan inizia ad aprire gli occhi e capire cosa vuole fare veramente della sua vita. Per anni si è concentrato sul circo e sulle esibizioni poiché da star si è sempre soffermato sugli appalusi e sul suo status di privilegiato. Si accontentava, ma grazie alla promessa fata a Stella, il gorilla inizia ad intravedere il mondo e a scoprire la libertà. Il tutto grazie alla piccola elefantessa Ruby che è quasi uno specchio di sé stesso. La pellicola non si concentra solo a raccontare la prospettiva di apertura mentale da parte di Ivan, ma esplora anche l’altro lato, di chiusura mentale, quella che non vuole cambiare, votata al profitto e che tratta gli esseri viventi come oggetti e per un proprio tornaconto. Di conseguenza, la pellicola tratta di uguaglianza, fraternità e dell’essere comprensivi ed empatici. Concetti semplici ma difficili da mettere in pratica poiché sono labili di equilibrio. Nella vita c’è sempre qualcuno che vuole padroneggiare e perciò bisogna prendere in mano la propria esistenza ed iniziare a tessere il proprio destino muovendo da soli il primo passo. L’unico e insuperabile Ivan ci mostra varie prospettive, sia da adulti dove l’empatia e la compassione viene quasi vista come una debolezza che quella della ragazzina co-protagonista che vede la bellezza in ogni dove ed in particolare negli animali. L’importante è che ci sia gentilezza e modi garbati per trovare un appiglio di confronto. Il lungometraggio ci mostra che la vita è fatta di sfumatura e di opinioni differenti, l’importante è avere rispetto per il prossimo.

Mack, una sorta di padre e padrone, pensa solamente al circo ma anche lui è un emarginato dalla società che attraverso la tecnologia e l’evoluzione scientifica ha iniziato un distaccamento sociale che l’ha resa meno empatica e gentile. I divertimenti di ieri non sono quelli di oggi, il mondo cambia ma alcuni valori devono rimanere per la salvaguardia della specie. Mack, grazie anche alla piccola Julia, intuisce che può risolvere il tutto grazie agli animali che non sono poi tanto diversi da lui, da loro. Sono esseri viventi in grado di dire la loro in questo mondo. Creare empatia, confronto e scoprirsi attraverso la curiosità, il voler imparare costantemente e migliorarsi come essere umano.

Narrativamente, viene scelto di raccontare la storia dalla prospettiva diretta degli animali che grazie al massiccio uso di CGI si esprimono e parlano. Gli umani hanno un ruolo importante ma viene prescelto un approccio diretto per mettere in risalto i sentimenti degli animali. La loro prospettiva e il loro sguardo. Il tutto per creare empatia, umanizzandoli e utilizzando emozioni semplici e comprensibili sia da grandi e piccini. Spettacolare sotto questo punto di vista ed effettivamente gli animali sono ben resi ed efficaci. Molto realistici e ben caratterizzati. Ognuno di loro ha una personalità e la storia, seppur romanzata, è equilibrata e godibile. Diretta e con un buon ritmo narrativo. Non ci sono digressioni, si bada al sodo e alla sintesi. Il tutto per rimanere in linea al suo target di famiglie.

L’unico e insuperabile Ivan è un buon prodotto filmico, la classica pellicola basata su un romanzo che è a sua volta ispirato da una storia vera per dar vita a una narrazione appassionante, avvincente che mette in risalto temi universali. Un film semplice, dal buon umore e con forte valore istruttivo. C’è tanto calore umano e molta empatia. Divertente e leggero. Una buona visione per tutta la famiglia.  

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