Tra le esclusive del catalogo di Dinsey+ c’è il teen movie, Stargirl, diretto da Julia Hart e basato sull’omonimo libro scritto da Jerry Spinelli. La pellicola esplora la timidezza giovanile, gli anni difficili del liceo e il primo amore. In sostanza è un classico film adolescenziale targato Disney.

Protagonista di questa storia è Leo un liceale la cui vita passa anonimamente tra lezioni e attività extrascolastiche (banda della scuola e regia dello show studentesco “sedia rovente”). Orfano di padre, il ragazzo è condizionato dal giudizio degli altri e non riesce ad esprimere tutto sé stesso. La sua vita cambia improvvisamente quando al liceo Mica si trasferisce l’affascinante ed esuberante, Stargirl. In poco tempo conquisterà la scuola e il cuore di Leo.

Il lungometraggio è un classico teen movie di formazione dove il protagonista deve trovare la propria strada (e le proprie sicurezze) per intraprendere un percorso che lo porterà alla vita adulta. Lo sviluppo narrativo è tradizionale ed in linea con il genere con la diegesi che viene narrata a posteriori con un narratore onnisciente interno (Leo stesso da adulto attraverso una voce fuoricampo). La narrazione procede per fasi che contraddistinguono l’evoluzione psico-fisica del protagonista. Essendo un racconto di formazione, Leo vive momenti di alti e bassi che però fanno parte della vita.

Stargirl tratta di numerosi argomenti, più o meno esplorati, come l’essere orfani di padre, i primi amori, la vita liceale, il rapporto con gli amici e la consapevolezza di sé. Quest’ultima tematica è la più consistente in quanto la ragazza, che compare quasi magicamente, incarna colei che stravolge la vita del protagonista. Oltre ad essere interesse amoroso, Stargirl diventa il punto di riferimento per Leo in quanto brillante e sicura di sé. Rappresenta tutto ciò che Leo vorrebbe essere e grazie al suo coinvolgimento matura e apre gli occhi.  

Una componente importante all’interno della pellicola è la musica in quanto, in un certo senso, è un semi-musical. L’attrice protagonista è Grace VanderWaal, una giovanissima attrice-cantante, al debutto in un lungometraggio. In Stargirl ci sono momenti cantanti che servono da intermezzi. Hanno la funzione di accrescere l’aura della protagonista e il suo status di talento della scuola. Oltre a queste scene cantate, la musica gioca un ruolo importante perché è l’elemento di rottura per il protagonista in quanto grazie ad essa troverà il coraggio di mostrare sé stesso, fregandosene del giudizio degli altri.

 

La pellicola si rivela semplice, lineare e poco originale. Non ci sono momenti di grande intensità e la storia presenta momenti già visti. Si concentra prevalentemente su aspetti genuini, ma ingenui e pertanto il film non rispecchia la vita complicata del liceo. Non ci sono scene di bullismo o di grande tensione. Anche la storia d’amore viene narrata con troppa semplicità e senza palpitazione. Lungometraggio piatto anche se non brutto, può rappresentare un primo passo per coloro che cercano buoni sentimenti e una storia adolescenziale senza troppe pretese. Dopotutto non sempre c’è bisogno di realismo. Per concludere, come scritto nell’incipit, si tratta di un classico film Disney buonista adatto ai pre-adolescenti. Sicuramente ci sono pellicole più efficaci nel catalogo Disney+.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata