Un film di Adam Sandler su Netflix non è più una novità. Il comico fa ormai parte del palinsesto dello streamer e, dopo svariati film, Sandler ritorna con una nuova commedia, Murder Mystery, in coppia con una delle sue partner cinematografiche più apprezzate, Jennifer Aniston.

Come si evince dal titolo, Murder Mystery è una commedia che fonde svariati generi, in particolare una variante del genere poliziesco, per raccontare la vita di una annoiata copia statunitense che, casualmente, si trova coinvolta in un misterioso omicidio. La storia è molto semplice ed è facile da seguire; in alcuni momenti è ben intrecciata e sovverte le aspettative degli spettatori. Marcatamente autoironica e semi parodistica, la pellicola ha un’ambientazione internazionale (marcatamente Europea con una spruzzatina della nostra Italia grazie alla bella scena sul Lago di Como presente nel terzo atto) che la rendono accattivante e in linea con il suo genere “d’investigazione”. Un’avventura di coppia che prende una svolta inaspettata e provoca bizzarre scene. Il tutto grazie anche a strambi personaggi secondari che rendono il film atipico e, complessivamente, godibile.

A livello di genere è un mix. Il tono principale è focalizzato principalmente sulla commedia ma sono presenti numerose influenze sul genere “omicidio misterioso” del classico cinema americano (che deriva principalmente dalla letteratura inglese, vedi Agata Christie), frullato con ironia e una spruzzatina di parodia. Leggera e senza nulla pretese, sotto certi aspetti, si presenta molto raffinata e ambiziosa. La stessa ricchezza del cast e l’ambientazione internazionale, conferma la tesi che Murder Mystery è una pellicola ambiziosa e che punta a piacere sia agli americani che agli europei.

Il film è altalenante e dispersivo, ma, nel complesso, è godibile. Molto del suo buon grado di visione è dovuto all’ottima alchimia dei suoi due protagonisti. Il duo Sandler-Aniston funziona ed insieme sono esilaranti. Certo, la pellicola punta sulla stupidità, ma loro sono bravi e divertenti. Nel film raramente ci sono momenti da “grosse grasse risate”, ma il tutto è godibile. Non ci sono volgarità ma solo voglia di sovvertire generi e di fornire intrattenimento leggero. Ci sono film ben peggiori. A livello di narrazione, la scrittura del film è elaborata e presenta degli intrecci complessi per una commedia. In alcuni casi, per essere una parodia, ci sono scene ben strutturate e in linea con il genere mystery. Purtroppo, c’è troppa dispersione e non sempre viene mantenuta una omogeneità diegetica, in particolare, il notevolissimo calo narrativo avviene nel terzo atto, nella risoluzione dell’omicidio che viene gestito in modo grossolano, confusionario e sbrigativo. Forse con una regia più sicura (il regista Kyle Newachek è al suo secondo film) e con una rivitalizzazione del terzo atto, sarebbe venuta fuori una commedia più esplosiva ed esilarante.

Complessivamente, Murder Mystery è una pellicola spaccata in due. Troppo altalenante per essere definita “buona”, ma nemmeno orribile per essere “brutta”. Nel panorama audiovisivo odierno, composto prevalentemente da progetti mediocri, questo film ha motivo di esistere e di essere etichettato come godibile per coloro che cercano una commedia leggera con due esplosivi protagonisti.  Ha il suo pubblico e molti sono alla ricerca di basso intrattenimento per evadere dalla classica routine quotidiana. Quindi, nel suo complesso, se ci si sofferma sul suo target, il film è buono.

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