Continua la storia del serial killer Barry Berckman dopo una brillante (e scoppiettante) prima stagione! Rivelatosi come una delle dramedy più belle e riuscite degli ultimi anni, torna lo show con protagonista Bill Hader  (co-creatore della serie insieme ad Alac Berg) con un nuovo ciclo di episodi all’altezza della prima stagione e che mostrano la continua evoluzione di Barry da killer ad attore.

La storia riprende immediatamente dopo la conclusione della prima stagione. Il fulcro centrale è l’assassinio della detective Moss, fidanzata del signor Cousineau. Quest’ultimo è il mentore recitativo di Barry, colui che l’ha ispirato a diventare un attore.

L’omicidio della detective è il perno di questa nuova stagione. Il pretesto ideale per proseguire nel racconto di “redenzione” di Barry. Quell’evento spinge tutti i protagonisti a convergere in un determinato punto e portare il percorso riabilitativo del protagonista in un determinato posto. Un passo avanti che avviene attraverso tradimenti, omicidi e bizzarre scene con poliziotti corrotti. Il catalizzatore per proseguire con la storia e far evolvere, narrativamente, i personaggi. 

Il corso di recitazione evolve e aumenta il livello di intimità/conoscenza del sé, proponendo uno show in cui i corsisti sono costretti a rivelare, in forma teatrale drammaturgica, una scena altamente drammatica e significativa della propria vite. Barry, incitato dal mentore Cousineau, viene indotto a raccontare la sua prima uccisione. Ovviamente, per paura di essere incompreso e di non essere accettato, cambia la vera storia e quella reminiscenza lo mette all’evidenza della sua natura di serial killer. Ai fini narrativi,  tale scena è un primo step verso l’accettazione di se stesso e induce il soggetto a compiere un significativo passo in avanti nella riabilitazione del proprio trauma dovuto al suo trascorso di omicida.

Barry si conferma un’ottimo prodotto seriale, semplice, che fonde bene dramma e commedia. Si passa da momenti di humor nero ad improvvisi eccessi di violenza a dramma umano. Una moltitudine di possibilità narrative di genere da esplorare che si fondono in un prodotto che offre sia intrattenimento che riflessione. Il corso si rivela il simulacro fondamentale per mostrare la psiche del protagonista. Offre la possibilità di indossare una maschera, di creare un velo tra realtà e finzione e perciò, in un certo senso, è il fulcro del percorso terapeutico di Barry. Cousineau, in quanto docente del corso, viene visto come una sorta di dottore della mente, come di uno psicologo. Per questo motivo diventa importante per il protagonista che, inconsciamente, lo adotta come suo pilastro.  In Barry avviene un processo di recita nella recita. Una maschera su un’altra maschera. Costretto a mentire e non rivelare il suo passato, altera la propria storia personale, creandosi una nuova maschera. Un nuovo alter ego, Barry Block.

La storia offre un mix di generi e presenta numerose situazioni divertenti e paradossali (la scena del lottatore di taekwondo è sublime). Quindi ci sono situazioni d’azione, in cui Barry fa esplodere tutta la sua rabbia omicida e momenti drammatici, come le scene con la sua fidanzata che è stata molestata dal suo ex marito. Grazie al suo brillante sviluppo diegetico, e ad una buona scrittura, Barry è uno show atipico, sopra le righe, bizzarro e godibilissimo. Gli episodi durano poco e tutta la stagione si può vedere in un pomeriggio. Inoltre, presenta sia situazioni di puro divertimento con momenti altamente drammatici. Il tutto frullato con una storia interessante e con personaggi ben sviluppati e riconoscibili.

Questa seconda stagione si conferma di livello. Meno sperimentale rispetto al primo ciclo di episodi, ma lo show prosegue spedito verso un percorso psicoterapeutico focalizzato alla redenzione e alla cura del dramma del suo protagonista. Realtà e finzione vengono mescolate per rendere fresca, veritiera e strutturata, una storia su un serial killer che scopre nuove possibilità di vivere. Alla fine, Barry, oltre all’aspetto psicologico, presenta una parabola sulle seconde possibilità e di come si può cambiare, in meglio, la propria vita.

Barry si conferma un ottimo prodotto seriale, adatto a tutti coloro che preferiscono guardare show atipici, strambi e ben scritti.

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