In vendita da qualche mese c’è il volume illustrato da Paolo D’Onofrio che omaggia il grandissimo film cult dell’espressionismo tedesco, Nosferatu. Il libro, edito da Nicola Pesce Editore, è un atto di ossequio all’iconico lungometraggio del 1922 del regista Friedrich Wilhelm Murnau. Un film ispirato al classico romanzo gotico, Dracula di Bram Stoker, che ha saputo riscrivere la mitologia del vampiro, differenziandosi e apportando modifiche sostanziose alla storia. Con il tempo, la pellicola è diventata uno dei capisaldi della cinematografia mondiale e ha influenzato enormemente il genere horror, portando una visione differente del Conte Dracula.

Un libero adattamento che ha dato il via ad una mitologia tutta sua. Così simili, ma profondamente, così diversi; Dracula e Nosferatu sono la stessa persona ma la loro storia è diversa. La pellicola tedesca si differenza in maniera sostanziale seppur adatti l’opera di Stoker. L’opera di Murnau è diventata talmente iconica che è diventata tanto quando il romanzo di Stoker. Il film ebbe vita non facile in quanto perse la causa contro gli eredi di Stoker per violazione del diritto d’autore e venne condannata ad essere distrutta. La sua memoria sopravvisse grazie allo stesso Murnau che salvò “clandestinamente” una copia.

L’influenza di Nosferatu è talmente importante nella cinematografia che quasi tutti i film sui vampiri che sono arrivati dopo di esso, hanno attinto alla sua mitologia, inglobando e riscrivendo a loro volta, la storia del leggendario Principe delle Tenebre. Un forte immaginario, pieno di suggestioni visive che hanno stregato il mondo ed è entrato nella mente collettiva. Ogni opera vampiresca deve inevitabilmente partire da Nosferatu e confrontarsi con essa. Talmente onirico e visivamente inarrivabile che è diventato il vertice, il caposaldo del cinema horror.

Il volume illustrato è un omaggio, una lettera d’amore verso un materiale “sacro”. Il libro propone, frame by frame, tutto il film di Murnau, illustrato dal bravissimo Paolo D’Onofrio. Si tratta di un’operazione certosina, filologica votata a mettere in risalto l’opera originale, proponendo una riscoperta del film, evidenziando il sublime comparto visivo, fatto di chiaroscuri. In un certo senso, l’operazione è quasi equiparabile al remake di Psyco del regista Gus Van Saint. Tuttavia, a differenza della pellicola di Van Saint che omaggiava l’opera di Hitchcock apportando il colore e utilizzando macchine da presa con movimenti fluidi, quest’opera non è una rivisitazione “aggiornata”, ma è l’adattamento, fedelissimo all’opera di Murnau. Pertanto, rimane il colore seppia della pellicola d’epoca, su carta ingiallita e invecchiata, e il lettering è il medesimo che veniva usato per le pellicole mute. Le illustrazioni sono bellissime e, complessivamente, il volume è una bella forma per riscoprire una pietra miliare della cinematografia, attraverso un differente mezzo artistico. Il libro è in grado di esprimere al meglio tutte le qualità visive, espressionistiche, del lungometraggio, mettendo in risalto tutti quegli elementi che hanno resto Nosferatu, un film leggendario.

Inoltre, uno dei valori aggiuntivi del volume è la presenza di un notevole saggio introduttivo scritto da Ornella Balsamo che presenta un excursus esaustivo sulla pellicola, confrontandola con il romanzo di Stoker. Un bel testo, scritto in maniera lineale e di semplice comprensione. Inquadra nel modo giusto il contesto ed è la perfetta introduzione per le illustrazioni di D’Onofrio.

In sostanza, il volume è un acquisto immancabile per ogni cinefilo. Inoltre, è adatto a tutti coloro che vogliono riscoprire (o scoprire) il film attraverso un’altra forma d’arte: l’illustrazione.  

21×30 cm, 80 pag., cartonato b/n con pagine color seppia
euro 19,90

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