Il regista di Fitzcarraldo e di Aguirre, furore di Dio riceverà oggi, lunedì 10 giugno, il Celebration of Lives Award 2019 di Biografilm e incontrerà il pubblico. Ma il Festival di Bologna renderà omaggio nello stesso giorno anche a una delle più apprezzate documentariste italiane: Costanza Quatriglio.

WERNER HERZOG, ospite d’Onore della 15ª edizione di Biografilm Festival, riceverà oggi, lunedì 10 giugno alle 21,30 presso Biografilm HERA Theatre | Cinema Arlecchino, il Celebration of Lives Award 2019 dalle mani del Direttore del Festival Andrea Romeo  . La presenza a Bologna del Maestro tedesco si accompagna alle proiezioni di due tra i titoli più recenti della sua ricchissima produzione, con il regista presente in sala: FAMILY ROMANCE, LLC, presentato in anteprima italiana e MEETING GORBACHEV realizzato insieme al documentarista britannico André Singer. Il film uscirà in sala con il titolo HERZOG INCONTRA GORBACIOV , distribuito in autunno da I Wonder Pictures/Unipol Biografilm Collection, in occasione del trentennale della caduta del muro di Berlino.

Lunedì 10 è il giorno di una delle nostre più apprezzate documentariste: COSTANZA QUATRIGLIO, presente a Bologna anche in qualità di Presidente della Giuria della sezione Biografilm Italia. Tra le voci più interessanti del cinema documentario italiano contemporaneo, vincitrice del Nastro d’Argento nel 2013 per TERRAMATTA e nel 2015 per TRIANGLE, la regista introdurrà la proiezione del suo celebrato lungometraggio d’esordio, L’ISOLA (2003) seguita da quella del suo ‘making of’, RACCONTI PER L’ISOLA.

Sono ben due i titoli della giornata che sono stati realizzati grazie ai premi ricevuti nel corso del Bio to B di Biografilm 2018. THE LONE GIRL di Marco Amenta, Best Italian Project 2018, viene presentato in anteprima mondiale alla presenza del regista e della protagonista Roberta Santoni. In concorso per la sezione Biografilm Italia, il film racconta le vicende di una donna che decide di portare avanti da sola, nella campagna maremmana, l’attività del padre, un mestiere difficile e dominato dagli uomini: la buttera, difendendo contro ogni stereotipo la sua libertà.  Un’altra storia al femminile è al centro dell’altro titolo vincitore al Bio to B 2018, in questo caso come Best European Project: il norvegese ONCE AURORA di Benjamin Langeland e Stian Servoss. Presentato in anteprima italiana, il film racconta l’incredibile storia di una ragazza cresciuta fra i boschi e i fiordi norvegesi, la cui vita cambia improvvisamente quando, all’età di 18 anni, diventa una pop star di fama internazionale: libera di esprimersi con un linguaggio artistico tutto suo, lontano dal palcoscenico si sente soffocata da un’ombra oscura.

Tra i titoli più attesi di Biografilm: JONATHAN AGASSI SAVED MY LIFE, in anteprima italiana per il Concorso Internazionale. Il documentario di Tomer Heymann è incentrato sulla figura contraddittoria dell’israeliano Yonathan Langer che, dopo avere assunto il nome di Jonathan Agassi, è diventato una delle star più famose del mondo gay; l’anteprima europea di SCHEME BIRDS di Ellen Fiske e Ellinor Hallin, l’interessante spaccato di vita quotidiana di un gruppo di ragazzi cresciuti nella periferia scozzese in una città dove “o si rimane incinta o si finisce in carcere”; ma anche l’inchiesta sociale di Leilana Farhi, Relatrice dell’ONU, che in PUSH di Fredrik Gertten svela inquietanti segreti del mercato immobiliare. Il film, in anteprima italiana, vede anche la partecipazione di Roberto Saviano.

C’è molta curiosità, a Bologna, anche per un documentario che affonda le sue radici in un fenomeno nato proprio nel capoluogo emiliano: LUTHER BLISSETT – INFORMATI, CREDI, CPEPA, presentato in anteprima mondiale, ricostruisce le gesta di un manipolo di artisti irriverenti e senza volto che adottano tutti lo stesso nome (Luther Blissett, appunto, mutuato dal nome di un calciatore del Milan) e che dagli angoli della Bologna degli anni ‘90 creano una rete attiva in vari settori artistici e della comunicazione, dagli intenti chiaramente provocatori (sono stati antesignani, in qualche modo, delle ‘fake news’) destinata a lasciare il segno nella cultura giovanile. Alcuni membri del collettivo, divenuto famoso a livello nazionale dopo la pubblicazione del romanzo “Q” nel 1999, avrebbero in seguito dato vita all’odierno Wu Ming. Il regista Dario Tepedino sarà presente alla proiezione insieme ad alcuni dei protagonisti del film.

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