Mark’s Diary, l’ultimo film del regista cagliaritano Giovanni Coda, da oltre venticinque anni attivo sul fronte del cinema sperimentale con una forte connotazione sociale, affronta un tema delicato e complesso: il diritto dei disabili a poter esprimere e vivere la propria sessualità. Il film si ispira al libro Loveability di Maximiliano Ulivieri (ed. Erickson), il primo testo italiano che ha affrontato il tema dell’assistenza sessuale per disabili, basandosi sia su testimonianze dirette, sia sul lavoro di ricercatori, decisori politici e operatori. Giovanni Coda, dopo il grande successo di critica e pubblico internazionale dei precedenti lavori cinematografici Il rosa nudo (2013), Bullied to Death (2015) e Xavier (2017), ha deciso di focalizzarsi su questo progetto, per dare visibilità al tema dell’assistenza sessuale per disabili, una realtà ormai consolidata in gran parte dell’Europa, ma quasi sconosciuta in Italia. Mark’s Diary (una coproduzione italo-inglese tra l’Università di Derby e l’Associazione LABOR) ha recentemente partecipato alla 34^ edizione del Lovers Film Festival, nell’ambito della sezione “Focus Pride”, dopo aver vinto numerosi premi, sia in Italia che all’estero.

Ecco la sinossi del film:

Mark e Andrew, i protagonisti, sono due ragazzi colpiti da una grave disabilità che ne limita i movimenti in modo quasi totale. Quando si incontrano esplode tra loro un’attrazione e un amore reciproco tanto profondo quanto impossibile da realizzare perché non hanno alcuna possibilità di poter entrare in una qualsiasi forma di intimità. Affideranno così le proprie emozioni e i propri sentimenti a due personaggi di fantasia. Un amore virtuale, visionario, onirico, un sogno lungo un giorno, e la consapevolezza che nulla sarà più lo stesso e che la lotta per il diritto all’amore è solo all’inizio.

Ecco il trailer:

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