ATTENZIONE! L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULLA TERZA PUNTATA DELL’OTTAVA STAGIONE DE IL TRONO DI SPADE!

Come la maggior parte dei ragazzi  Stark, è sopravvissuta a orrori incalcolabili nel corso degli anni/stagioni di Game of Thrones , ma a differenza di alcuni di loro, è viva e in buona forma per sopravvivere, e superare, le prove che gli si presentiranno davanti al suo cammino. Arya, e per estensione l’attore Maisie Williams , ha avuto un ruolo molto importante nella storia fino ad ora nell’episodio più recente, salvando letteralmente la gente del Nord da morte certa. Ma il come sia riuscita ad arrivare così lontano e quali abilità e armi le hanno permesso di realizzare questa impossibile impresa sono altrettanto importanti del colpo finale.

Qualunque fan non si sarebbe mai aspettato che Arya fosse colei che avrebbe ucciso il Re della Notte. Eppure, tali segnali erano disseminati lungo le precedenti stagioni. 

Arya è stata una persona grintosa e combattiva, spesso in contrasto con la sofisticata sorella Sansa ( Sophie Turner ). Anche prima della perdita del caro patriarca Ned Stark, Jon Snow regalò uno spadone ad Arya. Lo ha soprannominato “Ago” e la giovane brandisce la lama nelle sue lezioni di scherma con il talentuoso spadaccino Syrio Forel. (Ago non è acciaio di Valyria ma è una semplice lama forgiata nel castello). Molti sfortunati scontri con i Lannister hanno poi causato ad Arya la perdita di Ago, ma si è alleata con il misterioso Jaqen H’ghar. Una buona cosa, considerando che tutte le prove e le tribolazioni della vita di Arya l’hanno portata all’incredibile momento dell’ultimo episodio.

Ma prima che Arya potesse diventare “nessuno”, ha avuto alcuni incontri con personaggi inaspettati, che hanno portato anche a delle conseguenze impreviste lungo il suo cammino. Questi includono i membri della Confraternita del Signore della Luce, Thoros di Myr e Ser Beric Dondarrion, e la sacerdotessa di R’hllor, Melisandre. Quest’ultimo personaggio aveva rivelato parole profetiche per il compagno di Arya, Gendry e ad Arya stessa:

“Vedo un’oscurità in te. E in quell’oscurità, gli occhi mi fissavano: occhi marroni, occhi azzurri, occhi verdi. Occhi che chiuderai per sempre. Ci rincontreremo.”

Dopo un percorso abbastanza tortuoso, Arya è riuscita a ritrovare Ago e dirigersi a Braavos, alla Casa del Bianco e del Nero, dove ha iniziato il suo apprendistato da assassino senza volto con Jaqen H ‘ Ghar. L’ estenuante addestramento includeva molti dubbi morali per Arya, ma in quelle prove imparò a combattere in condizioni inaspettate come in caso di cecità o nel buio più totale. Ora, le abilità di Arya, le abilità di assassino e la nuova serie di spietate scoperte le permettono non solo di difendersi dagli attacchi mortali, ma anche di realizzare i suoi tanto attesi piani di vendetta.

Dopo aver abbattuto i Frey, Arya mise in atto i suoi piani per assassinare Cersei, per poi abbandonare tale propositi per ricongiungersi con i suoi parenti e ritornare nel Nord.  È a Grande Inverno che accadono due momenti incredibilmente importanti che non avremmo mai immaginato si rivelassero importanti per il suo cammino: la riunione di Arya con Bran, ora una persona più grezza che sa della sua lista delle uccisioni e scappatelle mortali, ha come risultato il dono di un pugnale d’acciaio di Valyrian, il pugnale di Catspaw. È importante che Bran le abbia regalato questa lama dal momento che originariamente era destinata a provocare la sua morte, per mano di un assassino dei Lannister (che agiva per ordine di Petyr Baelish); alla fine quel pugnale avrebbe salvato la vita ad entrambi. È anche importante notare che, in questo momento, Arya si è anche ricongiunta con Brienne di Tarth e l’ha persino eguagliata in una partita di combattimento utilizzando Ago e il pugnale di Catspaw.

Alla fine, è proprio il pugnale di Catspaw che salva la situazione. Non solo si tratta di un’arma di acciaio di Valyria, ma l’arma porta la distruzione del Re della Notte, il signore dei morti in persona. Inoltre, Arya lo conficca con precisione millimetrica e riesce a pugnalarlo nello stesso punto in cui i Figli della Foresta posero la propria lama per crearlo.

Arya ha così compiuto il suo destino, uccidendo gli “occhi azzurri” della profezia di Melisandre. C’è la possibilità che il pugnale di Catspaw sia in realtà la stessa identica arma che è stata usata per creare il Re della Notte. Quest’ultima parte è solo una teoria e non è confermata.

Con l’uccisione del Re della Notte, anche tutti i Non-Morti si sono estinti, decretando la vittoria dei vivi sugli Estranei. 

Proprio come Bran aveva detto a Theon che tutto ciò che aveva fatto nella sua vita hanno avuto lo scopo di portarlo  a quel preciso momento, lo stesso si può dire per Arya. La differenza qui è che Theon è morto da eroe redento mentre Arya vive come l’eroe della battaglia di Winterfell. 

Ora non ci resta di scoprire quale sarà il suo passo finale.

Fonte: Collider

 

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