Dopo Il declino dell’impero americano e Le invasioni barbariche, il Premio Oscar Denys Arcand chiude la sua trilogia satirica sull’Occidente in crisi con un irresistibile “polar” venato di commedia.
 
Pierre-Paul ha 36 anni e nonostante un dottorato in filosofia deve lavorare come fattorino per tirar su uno stipendio appena decente. Un giorno, durante una consegna, si ritrova suo malgrado sulla scena di una rapina finita male, che lascia sull’asfalto due morti e altrettanti borsoni pieni di soldi. Cosa fare? Restare a mani vuote o prenderli e scappare? Il dubbio dura una frazione di secondo, giusto il tempo di caricare il malloppo sul furgone. Ma i guai sono appena iniziati: sulle tracce del denaro scomparso, infatti, ci sono due agenti della polizia di Montreal ma soprattutto le gang più pericolose della città. Per uscire da un sogno che rischia di diventare un incubo, Pierre-Paul dovrà fare gioco di squadra con un team di improbabili complici: una escort che cita Racine, un ex galeotto appena uscito di prigione e un avvocato d’affari esperto di paradisi fiscali. Insieme, scopriranno che i soldi non danno la felicità… o forse sì?
 
Denys Arcand, regista e sceneggiatore canadese, si impone all’attenzione internazionale con Il declino dell’impero americano (1986), premio FIPRESCI alla Quinzaine des Réalisateurs nel 1986 e candidato all’Oscar per il miglior film straniero. Tra i suoi film di maggior successo Jésus of Montréal (1989), Premio della Giuria al Festival di Cannes e una seconda nomination all’Oscar, e Le invasioni barbariche (2003), che dopo il debutto a Cannes, dove conquista i premi per la Migliore sceneggiatura e la Migliore attrice, inizia un percorso costellato di riconoscimenti, tra cui l’Oscar per il miglior film straniero (e la nomination per la migliore sceneggiatura), tre César e un David di Donatello.
La caduta dell’impero americano è il suo nuovo film.
Ecco il poster:

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