Il finale della serie di domenica di Game of Thrones offre ai sopravvissuti una conclusione adeguata e avvolge le loro rispettive storie, ma c’è anche spazio per continuare alcuni dei loro archi narrativi – quello di Arya, in particolare.

Alla fine di “The Iron Throne”, la più giovane degli Stark decide di salpare ed esplorare “qualunque cosa ci sia ad ovest di Westeros”;  la maggior parte dei fan concorda sul fatto che le sue avventure potrebbero ritornare in una specie di sequel.

Parlando a THR della stagione finale e dei piani della HBO per il futuro, al presidente della programmazione della HBO Casey Bloys è stato chiesto se ci fosse la possibilità di realizzare un sequel diretto.
“No, no, no. No” è stata la sua risposta piuttosto definitiva. “In parte, voglio che questo show – Game of Thrones, lo show di Dan e David – sia una cosa a sé. Non voglio prendere personaggi da questo mondo + e metterli in un altro contesto con altri creatori”. 
Ha continuato: “Voglio pensare che sia l’opera d’arte che hanno lasciato i due creatori. Questo è uno dei motivi per cui non stiamo cercando di fare lo stesso show. George ha un mondo enorme, gigantesco, ci sono così tanti modi per entrare. Ecco perché noi stiamo cercando di fare delle cose distinte – e di non provare a rifare lo stesso show. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui, in questo momento, un sequel o prendere in mano uno degli altri personaggi non ha senso per noi”. 
Parlando di Arya Stark, l’attrice Maisie Williams dice a EW che è stata piacevolmente sorpresa di scoprire che il suo personaggio stava avendo un lieto fine dopo essere stata portata in posti così oscuri nel corso degli anni, ma ha un rimpianto: non essere riuscita ad uccidere Cersei.

“Volevo solo essere di nuovo sul set con Lena, è molto divertente. E volevo che Arya uccidesse Cersei anche se ciò implicava la morte di Arya”.

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