Ieri, durante la prima edizione del Series Con, Fabio Volo è stato protagonista di un incontro interessante sul suo, atipico, prodotto seriale: Untraditional, una serie comedy di genere mokumentary che strizza l’occhio a serie cult americane come Seinfild.  Larry David è stato un punto di riferimento per lo show, in quanto comicità autoironica e che mischia con stile, realtà e commedia.

Volo racconta la genesi dello show rivelando che alla sua età preferisce dedicarsi a progetti che gli interessano e che, nel suo percorso personale autoriale, è interessato a sperimentale e raccontare un proprio punto di vista, il suo modo di vedere le cose. Questo è stato il focus principale per lo show e il genere mokumentary gli ha permesso di mischiare realtà e finzione.

La premessa dello show vede Fabio Volo tentare di realizzare uno show e si rivolge a produttori che però gli stravolgono le idee e tentano di cambiare il suo concept, proponendogli alternative assurde. Questo incipit nasce dalla realtà in quanto il panorama televisivo odierno è ormai in crisi. Senza soldi e perciò costretto a sviluppare prodotti simili (incentrati perlopiù sulle interviste) e quindi è difficilissimo ideare e realizzare dei prodotti atipici e variegati. Volo inoltre rivela che alcuni produttori non conosco bene i generi e perciò, a volte, è difficile riuscire a spiegare la propria visione e convincerli a finanziare il progetto. Poco informati sul mondo seriale estero, Volo rivela che molti hanno manifestato perplessità sul suo show in quanto visto come quasi una biografia e perciò come una manifestazione narcisistica, del voler parlare di sé. Un’altra difficoltà che l’attore rivela è anche la poca stabilità dei responsabili di rete o di produzione in quanto tali figure vengono repentinamente sostituite e quindi Volo dice che spesso parla con una persona e il giorno dopo deve ricominciare da zero, proponendo la medesima idea che magari a questa nuova persona non interessa. Inoltre, per sviluppare un prodotto seriale, uno show ha bisogno di crescere lentamente e di sbocciare senza pressione di cancellazione. Volo riporta il suo esempio nello show “Le Iene” un programma che all’inizio ha faticato e che ora è un programma diventato cult.

Per il suo show, a bassissimo costo, l’attore ha utilizzato posti prestati (come gli spazi di Radio Deejay) e che le numerose guest star hanno partecipato a costo zero in quanto sue amiche. Nek, Giuliano Sangiorgi, Maria de Filippi e Vasco Rossi. Persone care che l’hanno aiutato e che si sono calati molto bene nella parte. Volo infatti rivela che colui che l’ha sorpreso maggiormente è stato Nek perché è stato abile nel recitare la parte. Avrebbe voluto coinvolgere Paolo Villaggio ma l’attore venuto a mancare prime di poter partecipare allo show.

Per Volo, Untraditional è stata una serie sperimentale che gli ha permesso di cimentarsi con lo sviluppo seriale. In particolare nella prima stagione dove ha applicato alcune regole del drama in un prodotto comico. Una contaminazione tra elementi biografici, quotidianità e finzione, che rappresenta una “non tradizione” nel nostro panorama seriale.

Volo ha parlato anche dei suoi progetti futuri, rivelando che ha numerosi progetti. Le idee che non riesce ad utilizzare per qualche suo progetto (radio, letterario o cinematografico) le ricicla e le rielabora in altra forma in quanto se valgono. Nonostante si senta più deejay, Volo rivela che ha numerosi progetti, in primis un nuovo libro (che gli sta molto a cuore) e poi ha altri progetti cinematografici e radiofonici. Ha in mente una ipotetica terza stagione di Untraditional, ma, per il momento, la seconda stagione sarà l’ultima.

Sullo streaming, Volo non è contrario poiché ormai non c’è più lo spettatore che guarda la tv generalista. Le nuove generazioni puntano sul web e guardano Youtube e Netflix. Perciò il mondo del web ha un linguaggio e una struttura completamente differente alla tv e perciò bisogna focalizzare il proprio in modo oculato il proprio progetto, in modo di tararlo con efficacia. Volo mette in luce anche i pericoli sul mondo dello streaming in quanto, alla fine, con gli algoritmi, propongono agli spettatori show simili e perciò, dal punto di vista della crescita culturale personale, si viene un po’ atrofizzati. Si perde la scoperta, l’ampiamento di sguardo e di gusto. Per quanto riguarda le possibilità del web, i servizi streaming sono anche un modo alternativo di fruizione. Per quanto riguarda Untraditional, tutte le puntate sono disponibili sul portale di Discovery, Dplay.

Fabio Volo a 360° sulle serie, sulle difficoltà del panorama italiano e sul suo modo di creazione. Il variegato incontro ha permesso di scoprire curiosità sullo show e di esplorare la sua visione. Per gli amanti seriali, consiglia di riscoprire la serie in quanto rappresenta un’atipicità nel nostro panorama. Da riscoprire per la sua continua ricerca autoreferenziale e per l’ibridazione di generi.

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