La ricorrenza continua di treni che si snodano per le campagne cinesi, di mezzi di trasporto in generale, già dalla primissima scena in pellicola (riesumata dal girato di un vecchio film) ambientata in un pullman e posta a mo’ di prologo, prima del reale inizio della vicenda, assume un valore centrale nell’ultima pellicola di Jia Zhangke, figli del fiume giallo, articolata a più livelli sulla tematica del cambiamento.

Il cambiamento è innanzitutto quello storico e politico di una Cina figlia delle politiche moderate di Xiaoping e che, agli albori del nuovo secolo, abbandona anche gli ultimi residui della rivoluzione culturale. Questo tramonto ideologico è rappresentato simbolicamente in una scena paradigmatica, tra le prime del film, che riprende la protagonista Qiao (interpretata da un’impeccabile Zhao Tao) nell’atto di staccare l’elettricità di una stazione-radio trasmittente un messaggio di rivolta operaia pronunciato dal padre. Il gesto di apparente premura filiale maschera però una realtà ben differente.

Qiao è infatti una bellissima ballerina divenuta amante di un potente boss della “Jianghu”, la cui ricchezza è legata buona parte alla speculazione edilizia, fenomeno abbondantemente dilagato a seguito delle politiche di destatalizzazione. Il sabotaggio della ballerina ha poco a che vedere con questioni di affetto familiare ed assume piuttosto la valenza di una violenta abiura ad ogni ideologia di retaggio maoista, in favore dei nuovi principi fondanti di una nuova società cinese.

Attraverso una sequenza di montaggio molto dirompente, Jia Zhangke rappresenta uno spaccato della Cina del miracolo economico, alternando le immagini di lunghe schiere di poveri affamati schiacciate lungo un reticolato (evidente rimando ad una condizione di prigionia) a quelle più festanti di una sala da ballo gestita dalla mafia locale, dove si ondeggia al ritmo occidentaleggiante di “YMCA”.

Un cambiamento significativo occorre inoltre in termini di tipologia cinematografica di riferimento; se la prima sezione del film è infatti più strettamente collegabile alla gangster-story, con un continuo rimando ai vari topoi del genere ed un ritmo narrativo più agile ed incalzante, le parti successive della storia si riferiscono a modelli cinematografici piuttosto diversi. La temporalità dilatata delle scene e delle situazioni sembra infatti dialogare col cinema più europeo ed introspettivo di Antonioni o di Bresson.

Il cambiamento opera infine sugli equilibri della lunga storia d’amore tra i due protagonisti, che si dipana nell’arco di circa vent’anni, e sulla loro psicologia; la struttura narrativa,  rigidamente disposta in tre atti, pone infatti una netta cesura sulle tre distinte fasi della storia. Se Qiao è inizialmente subalterna, sì fascinosa e carismatica, ma economicamente ed affettivamente vincolata al compagno malavitoso, il gesto che successivamente compie di sparare in aria a spaventare i membri di un altro clan mafioso antagonista, la rende in un certo senso, emancipata. Infatti pur sacrificando la propria libertà fisica, Qiao contrae però un debito indelebile col proprio uomo, che le deve a questo punto non soltanto la propria vita, ma anche diversi anni di prigionia.

Una volta fuori di galera Qiao trova però una realtà ancora cambiata rispetto a quanto si era lasciata alle spalle; il padre depositario dei vecchi valori comunisti è  ormai morto ed il clan locale della “Jianghu” si è ormai disgregato, tra chi è finito nella miseria totale e chi è stato invece in grado di  garantirsi una posizione di rilievo nelle sfere più alte della società.

Bin ha anche lui intrapreso una nuova vita, con una nuova compagna, lontano dal proprio passato criminale e dalla propria terra d’origine.

Voltare definitivamente pagina risulta però impossibile ad entrambi i protagonisti, che pur nell’incapacità di ricomporre le vecchie fratture, tornano nell’atto finale -come richiamati da una forza ancestrale- nella stessa regione di partenza dello “Shanxi”, nello stesso bar ormai putrescente, dove si ballava freneticamente sulle note di YMCA.

 

 

 

 

 

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