L’ultimo weekend del Lucca Film Festival 2019, nei giorni 19 e 20 aprile, ha visto tre protagonisti di altissimo livello, come i registi Mick Garris e Joe Dante e l’attore Rutger Hauer, che hanno incontrato il pubblico in diverse occasioni. Fortunatamente, quest’anno siamo riusciti a presenziare a questo evento e a incontrare, seppur a distanza, queste tre iconiche figure del cinema di genere e non solo.

Nella serata del 19, al cinema Astra di piazza del Giglio, Rutger Hauer ha sfilato sul tappeto rosso per poi ricevere il premio alla carriera alla presenza del direttore artistico Nicola Borrelli, ricordando che quest’anno il suo percorso artistico “spegne” 50 candeline. Il leggendario interprete olandese, in forma smagliante nei suoi 75 anni, ha poi introdotto la proiezione di Blade Runner – Director’s Cut, nel quale interpreta l’iconica figura del replicante Roy Batty, dicendo: “Spero che non abbiate già visto questa versione del film, perché è certamente la migliore…e non solo perché ci sono io”. Ha inoltre ricordato la faticosa ma soddisfacente esperienza insieme al regista Ridley Scott e ha ammesso che il film è certamente quello che ha amato di più tra quelli a cui ha lavorato.

Per la giornata del 20 aprile, sempre sul palco del cinema Astra, Joe Dante e Mick Garris hanno tenuto una seguitissima masterclass insieme al critico cinematografico Paolo Zelati. I due registi, che hanno collaborato tra l’altro per la serie antologica Masters of Horror (ideata dallo stesso Garris), hanno conversato sulla situazione attuale del cinema. Sulla questione del fenomeno Netflix, Dante ha tenuto a sottolinearne l’indubbia portata rivoluzionaria e quanto inevitabilmente la macchina di Hollywood, nonostante l’insita paura dei cambiamenti, possieda la capacità di resistere e adattarsi a livello creativo e produttivo; Garris ha invece sottolineato quanto la piattaforma segua in effetti il filo della visione domestica tradizionale, sia essa televisiva o con videocassette e dvd, ma che ciò non tenda a pregiudicare l’esperienza del film in sala oppure nei festival, dove la presenza degli spettatori rimane vivace.

Una vena nostalgica, quasi pessimistica, colpisce Dante che, ragionando sul proprio futuro professionale, afferma che il sogno del regista tradizionalmente inteso è ormai morto, a causa dei cambiamenti produttivi e distributivi degli ultimi decenni; più ottimista e concreto è Garris che, forte della sua esperienza in televisione, evidenzia le infinite potenzialità di questo mezzo storico ma allo stesso tempo totalmente rinnovato: “è importante dedicarsi alla televisione; i registi devono occuparsene, devono evolvere e soprattutto riconoscere che spesso le serie raccontano storie migliori rispetto al cinema: guardate la HBO!”.

Parlando infine del loro rapporto con il cinema italiano, i due registi hanno ricordato la grandezza del nostro glorioso passato di celluloide, quello degli spaghetti western, dei peplum, di Ladri di biciclette, di Marcello Mastroianni e Sophia Loren, ma anche di Mario Bava e Dario Argento; tendenze, film e personaggi fondamentali per la formazione e la creatività dei registi americani moderni. Garris ha concluso l’incontro invitando gli spettatori ad ascoltare la sua intervista al collega per il suo podcast “Post Mortem”.

Immagine presa dalla pagina Facebook del Lucca Film Festival.

L’evento di punta del festival, Effetto Cinema Notte, chiude la serata del 20 aprile con un omaggio a Blade Runner e Rutger Hauer. In piazza San Michele, sotto i portici di Palazzo Pretorio, si è tenuta infatti la performance principale, “Tears in Rain”, durante la quale il compositore Federico De Robertis – storico collaboratore di Gabriele Salvatores – ha riproposto la colonna sonora di Vangelis e, insieme a un gruppo di attori dai costumi cyberpunk, ha accompagnato una suggestiva esibizione di ginnastica artistica. Infine, l’attore olandese ha recitato una poesia aborigena dedicata alla terra e ha salutato calorosamente il suo pubblico. La festa è però continuata nelle strade, nelle piazze e nei locali della città, dove gruppi di interpretazione hanno messo in scena alcuni sketch tratti da film e serie tv divisi per genere.

Si chiude così il sipario, anche quest’anno, su questo festival ricco di eventi e omaggi ai grandi personaggi del cinema internazionale e che rende la città di Lucca, per un’intera settimana, un vero e proprio paradiso per cinefili.

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