Popolarissimo durante la Golden Age del fumetto supereroistico, Capitan Marvel, ormai noto ai più come Shazam, è sempre stato dotato di caratteristiche che mal si accostano al tono eccessivamente serioso che ha costituito per molto tempo la cifra stilistica del DC Extended Universe (DCEU). Eccessivo nella comicità e in certi tratti dei supereroi considerati infantili dal fruitore medio, ha avuto nel corso dei decenni un calo di fama che rendeva improbabile l’idea di dedicargli un film ad alto budget. Il graduale cambio di tono del DCEU, ora aperto anche a momenti di maggior leggerezza, ha infine permesso la realizzazione di Shazam!, diretto da David F. Sandberg. Il film racconta del quindicenne Billy Batson (Asher Angel) che viene scelto dal Mago Shazam (Djimon Hounsou) per ottenere il potere di trasformarsi nel leggendario eroe Shazam (Zachary Levi), pronunciando l’omonima parola. Mentre cerca di abituarsi alla nuova vita, Billy/Shazam si ritroverà contro l’immancabile villain con ambizioni di conquista, in questo caso il dottor Sivana (Mark Strong).

A differenza di molte altre pellicole del DCEU, Shazam! è una storia di origini in tutto e per tutto. La saga di cinecomics ci aveva presentato la maggior parte dei protagonisti senza dedicare loro storie che ne raccontassero gli esordi. Il nuovo ingresso Billy invece viene seguito fin dall’inizio e lo vediamo trasformarsi nel supereroe che andrà ad unirsi alla Justice League, non prima di aver imparato a gestire i poteri ottenuti e aver sconfitto la sua nemesi. L’atmosfera del film, ben distinta da quella dei precedenti capitoli del DCEU, rappresenta allo stesso tempo il suo punto di forza e il suo maggior difetto. Raccontando la storia di un bambino che allo stesso tempo ottiene superpoteri e raggiunge l’età adulta, Shazam! ha un tono volutamente leggerissimo nel gestire il suo racconto. La comicità e le situazioni tendono molto all’infantilismo, proprio per adattarsi a un contesto che vede dei ragazzini come perno delle vicende. La stessa fotografia si allontana dai colori cupi che caratterizzavano il DCEU, adottando una vividezza che ben si sposa alla narrazione.

Pur con tutti i limiti derivanti dal target al quale si rivolge, Shazam! mette in gioco idee senz’altro rispettabili. Il valore della famiglia in quanto gruppo di persone legate solo dall’amore, senza incasellamenti e regole discriminanti, è un tema tanto apparentemente semplicistico quanto in realtà attuale nei nostri tempi, che vedono sempre più presente l’odio verso chiunque sia fuori dagli “standard”. Il film stesso esula da quelli che sono oggi gli standard dei cinecomics progettati in saghe. Riesce a distanziarsi sia dalla seriosità tipica del DCEU che dall’estetica folle/autoriale di un Guardiani della Galassia; per estensione, anche dal nuovo corso dell’universo Marvel, idealmente posto a metà strada tra le due parti. Si potrebbe associare Shazam! ai primi blockbuster tratti da fumetti, in particolare ai Superman di Donner e Lester. Il film di Sandberg infatti non vuole essere altro che una semplice storia di supereroismo, raccontata senza pretese e con i toni umoristici di un film per tutta la famiglia. Lo scontro finale contro Sivana, colorato e giocoso, è la punta di diamante del film su questo piano.

Al di là dell’approccio bambinesco, che dopo una certa età può diventare ostico per chi guarda, non si può sorvolare su alcuni aspetti che avrebbero potuto essere affrontati al meglio anche solo con pochi accorgimenti. Già nei primi minuti l’introduzione del Mago Shazam fa storcere il naso: la resa visiva data da trucco e costumi risulta di un posticcio difficile da digerire, persino contestualizzandolo nella follia della trama. Lo stesso dualismo Billy/Shazam può apparire fastidioso. Ognuno dei due è uguale e contrario all’altro, ma ciò si traduce in un contrasto tra il bambino troppo serio per la propria età e l’adulto (bambino) troppo incontrollabile. È come se Billy tirasse fuori le sue caratteristiche più infantili solo una volta trasformato in Shazam. Avrebbe senso, considerato che il tutto deriva dalla reazioni che potrebbe provare qualsiasi bambino nei panni di Billy, ma le differenze di carattere risultano forse un po’ troppo marcate. Nonostante gli elementi negativi appena esposti, Shazam! resta uno dei migliori film del DCEU. Stabilire se sia più merito suo o demerito degli altri è un discorso a parte.

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