Per gli appassionati di Fantasy, uno degli incontri più interessanti tenutosi all’ultima edizione del Cartoomics è stata la presentazione del volume L’arte di Tolkien di Roberta Tosi.

Il libro, edito da Agenzia Alcatraz, è il primo saggio critico che esplora e analizza la figura di Tolkien come artista. L’incontro dell’agorà 1 ha visto la partecipazione dell’autrice, Roberta Tosi, e di Stefano Giorgianni, curatore della collana Summoning.

L’autrice ha spiegato che è da sempre appassionata delle opere di Tolkien, ed essendo una professoressa di Estetica all’Università di Verona, ha deciso di ricostruire quanti elementi artistici possano ever influenzato l’immaginazione del Professor Tolkien nel creare i luoghi della Terra di Mezzo. Non tutti forse sanno che lo scrittore britannico era un disegnatore in erba e spesso, soprattutto in gioventù, si cimentava a disegnare e dipingere ambienti naturali, panorami. Le prime edizioni (ma anche quelle attuali) contengono delle illustrazioni realizzate in prima persona dall’autore. Spesso , Tolkien ha disegnato i suoi luoghi fantasy, attingendo, forse inconsciamente, a correnti artistiche pittoriche passate e (sue) contemporanee. Infatti, Tosi, che ha potuto vedere dal vivo le opere grazie alla disponibilità della Tolkien Estate, mostra dei parallelismi tra le varie opere artistiche di autori famosi del mondo pittorico con le descrizioni e i disegni del professore inglese. In questo modo viene effettuato una scoperta del Tolkien non solo come leggendario autore di fantasy, ma anche come artista completo, come visionario a 360° di un mondo da lui creato.  Disegni e pitture che hanno tentato di dare un volto ai bellissimo panorami/città fantasy che provengono dal suo mondo immaginario della Terra di Mezzo.

Tosi rivela (e mostra con immagini sul monitor) che i soggetti preferiti del professore erano perlopiù boschi e ambienti naturali. Foreste, coste. In particolare, Tolkien era molto legato all’albero, alle piante. Sia nelle sue opere letterarie, che pittoriche, si nota il grande amore verso gli arbusti (vi ricordate Barbalbero?). La pianta per Tolkien era un elemento cardine, importantissimo in quanto portatore di vita. Aveva grande rispetto per la vegetazione.

In tutti i suoi scritti, Tolkien mostra una predilezione per le descrizione di ambienti piuttosto che soffermarsi sulla psiche dei personaggi. Le ambientazioni sono descritte in modo accurato e, secondo l’analisi fatta da Roberta Tosi, sono influenzate dal mondo pittorico e dalle stesse esperienze personali del professore (Tosi racconta di quando un giovane Tolkien andò nelle alpi svizzere con dei parenti e si perse nella natura). Panorami e ambienti talmente ben accurati che Peter Jackson, durante la lavorazione della trilogia de Il Signore degli Anelli, dichiarò che ebbe tutto facile nel preparare visivamente la Terra di Mezzo nei suoi film.

L’incontro è stato molto stimolante e pieno di suggestioni visive e riflessive. Ha mostrato un lato del professore di Oxford poco noto al grande pubblico, confermando la sua genialità nel concepire mondi fantasy basati su miti e leggende provenienti dai paesi norreni.

Pertanto, consigliamo l’acquisto e la lettura in caso di appassionati di fantasy, di Tolkien e se avete passione per l’arte. Sicuramente, non rimarrete delusi e scoprirete un lato del Maestro Tolkien poco conosciuto.

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