Uno degli incontri più interessanti dell’ultima edizione del Cartoomics è stata la presentazione del progetto di remake italiano low budget di horror splatter, Curse of the blind dead della Mafarka Films.

All’incontro di sabato 9 marzo all’agorà 3 del Cartoomics, Francesco H. Aliberti (produttore) e Alice Zanini (attrice protagonista del film) hanno parlato del progetto che vede la partecipazione amichevole di un grande attore, da anni assente dalla scene, Fabio Testi. 

Il film è diretto da Raffaele Picchio, un regista noto nel panorama low budget dell’horror splatter italiano (Morituris, The Blind King), che ha anche scritto la sceneggiatura assieme a Lorenzo Paviano.  Si tratta di un remake/reboot della nota sere horror spagnola, La notte dei resuscitati ciechi di Amando de Osorio. 

Aliberti ha parlato della genesi del progetto, rivelando che è nato da una sua idea e dalla sua voglia di collaborare con Raffaele Picchio. Entrambi appassionati della serie horror spagnola, quando si sono ritrovati per parlare dei progetti futuri è venuto fuori che per vari motivi (di diritti e di gusto), sarebbe stato interessante realizzare un remaker/reboot della serie creata da Osorio. L’intenzione era di utilizzare l’idea di quel film e di proporla in un nuovo frangente post-apocalittico, dispotico e perciò è nata l’idea di incrociare la storyline con i Cavalieri Templari. Il tutto per fare un omaggio ai vecchi film di Enzo G. Castellari, proponendo una storia alternativa, mixando storia e fantasia. 

La serie degli Zombi Ciechi è molto famosa in Spagna perchè ha dato vita a delle novelle basate su quell’universo filmico. La Mafarka Films ha acquistato i diritti e nella zona bergamasca ha deciso di mettere in piedi un omaggio al film, proponendo una nuova storia ambientata in quel mondo. Essendo una produzione a low budget, gli effetti speciali sono composti da materiali posticci, con maschere di gomma e altri elementi utilizzando trucco e parrucco. Materiali “analogici” che rendono il tutto irreale, splatter ma che era in linea con il gusto del regista e del produttore. Una question di budget ma anche per omaggiare i vecchi film anni Settanta che utilizzavano spesso questi tipi di artifici. Gli effetti sono stati realizzati da Carlo Diamantini, noto effettista della scena italiana. 

Aliberti ha rivelato che la notizia di riproporre la serie dei Zombi Ciechi non è stata accolta positivamente dai fan storici (prettamente spagnoli) del franchise e che hanno ricevuto numerose lamentele via social. In particolare, dopo la pubblicazione del trailer, la produzione è stata critica in quanto rea di aver rovinato l’immagine della serie degli Zombi Ciechi. Nonostante questo inconveniente, il video promozionale ha riscosso numeroso successo e online ha tante visualizzazioni. Aliberti ha rivelato di non essere stato sorpreso dall’appeal e dal successo della loro produzione perché nei maket filmici, il progetto aveva riscosso numerose richieste d’interesse. Infatti, il trailer è stato proposto su varie testate del settore horror splatter americano è sta avendo successo.

Il nuovo film è molto diverso dal cult di Osorio ma ha mantenuto diversi elementi cult del franchise, senza snaturare la natura dei Zombi Ciechi, nonostante sia riproposto in un contesto completamente differente. Molto più splatter e gore rispetto al film spagnolo. Aliberti ha anticipato che nel film è presente lo squartamento di un feto. Non tanto per virare sulla violenza ma semplicemente perchè in linea con la voglia splatter sua e del regista. 

Aliberti ha spiegato che il film non uscirà nelle sale visto il contenuto splatter e ha annunciato che sono in trattativa con un’importante società di distribuzione per proporre il lungometraggi direttamente in home video. 

Alice Zanini ha parlato della sua esperienza come attrice in un film horror, ammettendo che ha paura di guardare film di quel genere, w che si è divertita molto a partecipare al progetto in quanto hanno partecipato tante persone appassionate e piene di voglia di volontà. Nel film interpreta una giovane incinta e ha spiegato quanto sia stato difficile per lei lavorare con un finto pancione e con tutti il make-up necessario per le varie scene. La giovane ha ammesso che è stata una produzione faticosa ma che alla fine è risultata gradevole e divertente. Ovviamente, essendo un’attrice in erba, Alice ha svelato che le sue scene preferite sono state quelle in cui doveva mostrare le sue qualità di attrice e che si sono rivelate molto intense da mettere in scena. 

Alla fine dell’incontro, dopo aver presentato un corposo dietro le quinte,  Zanini e Aliberti hanno confermato che è stata un’esperienza soddisfacente, gratificante e unica. La produzione è durata 20 giorni con quasi 60 comparse e con costumi d’epoca. 

Visto l’hype per il progetto, non ci resta che aspettare che vengano divulgate ulteriori informazioni in merito. 

Ecco il trailer:

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata