Il metodo Kominsky è una serie dramedy di Netflx, creata dal co-autore di The Big Bang Theory, Chuck Lorre, ed interpretata dal duo Michael Douglas ed Alan Arkin. Composta da poche puntate (8) di breve durata (circa 30 minuti ad episodio) lo show non riesce a convincere a causa della sua discontinuità e della sua malconcia scrittura.

Sandy Kominsky (Douglas) è un attempato attore di Los Angeles che, a causa della sua scarsa carriera cinematografica, assieme alla figlia, gestisce una rispettata scuola di recitazione. Con il tempo ha costruito una solida fama come insegnate ed è da anni il migliore amico del suo agente Norman. La loro vita incomincia una nuova fase quando quest’ultimo perde la moglie Lisa.

La serie parla di amicizia tra persone che hanno raggiunto una certa età. Tra un problemino alla prostata e difficoltà di erezione, ci si addentrano temi importanti come il lutto di una persona cara e la senilità. Tratta di legami amorosi e amicali in modo superficiale seppur tali relazioni sono il fulcro della vicenda. Nonostante prevalga il genere comedy, lo show raramente fa ridere e costruisce le proprie gag attraverso discorsi e situazioni autoironiche in cui la coppia protagonista si prende in giro a causa dei loro problemi dovuti alla loro età avanzata. I dialoghi non sono cosi brillanti e spesso sono banali e ridicoli. La serie regge i primi episodi in quanto la coppia Douglas-Arkin si amalgama con efficacia e i due si trovano molto bene e hanno una certa chimica. Tuttavia, nella seconda fase, il prodotto scivola su classici cliché e siparietti inconcludenti. Lo sviluppo non è così fluido e le situazioni proseguono senza trovare un vero percorso evolutivo. Il cambiamento è dovuto al naturale invecchiamento dei protagonisti che, consapevoli delle loro mancanze, spesso perdono lucidità e creano situazioni pseudo comiche.

L’ambientazione gioca sul contratto della Los Angeles incantata, fabbrica dei sogni, dove ogni giovane attore può realizzare i propri sogni e sfondare nel mondo dell’intrattenimento. In questo caso, la serie ci propone una città grigia, con pochi talenti. Un paese per vecchi. Il metodo Komisky ci mostra due di queste persone che vivono nella cittadina e che sperano di vivere in modo vitale la loro vita, sperando di trovare ancora brio e ironia anche nelle situazioni difficili. Tuttavia questo contrasto non viene supportato da una trama soddisfacente e interessante. Certo, è lodevole che i due amici continuino a cercare un barlume di positività, nonostante le loro afflizioni, ma la scelta di proporre una storia quasi interamente comica per trattare argomenti complessi e “oscuri” non giova a suo favore. 

Il cuore pulsante di tutto è l’amicizia tra Sandy e Norman. Loro sono il fulcro di tutto ma non hanno atteggiamenti congrui alla loro età. Alla fine, entrambi si comportano quasi come due ragazzini fragili e immaturi. Sandy incarna l’essenza di un giovane e promettente attore, ma che, con il passare del tempo, è stato fagocitato dallo stesso ambiente in cui sognava di sfondare. Oscillando tra un ruolo e una particina, è stato costretto a rivendersi come insegnante di recitazione per supportare il suo ormai esoso stile di vita. Norman, invece, il vecchio agente dell’epoca classica dello star-system, colui che con cinismo e praticità è riuscito ad ottenere uno status d’élite e una stabilità economica, investendo in modo certosino e oculato.   Tuttavia, entrambi i protagonisti fanno parte di un mondo stantio e che non fa più per loro.

Il metodo Kominsky è una serie complessivamente inconcludente, dimenticabilissima e non all’altezza degli attuali prodotti seriali del panorama odierno. Nonostante ci sia un punto di vista inusuale con una coppia di attori “anziana” in grado di supportare le numerose lacune narrative, lo show soffre della mancanza di una adeguata struttura narrativa di livello e di dialoghi brillanti e divertenti. Nonostante alcuni pregi, la serie è troppo altalenante e presenta numerose imperfezioni. Sotto certi aspetti, lo show può risultare carino e simpatico visti i due “teneri vecchietti protagonisti” ma al di là di ciò non è possibile andare. Un’occasione mancata in quanto le potenzialità c’erano e non sono state fruttate in modo adeguato. Peccato.

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