La fascia demografica dei teenagers è una delle più lucrative, cinematograficamente parlando, ed è normale che si facciano numerosi lungometraggio dedicati agli adolescenti. Tuo, Simon appartiene a quella tipologia di film sui liceali e che si focalizzano sulla dura vita scolastica, sul rapporto con gli amici e con i genitori ed in particolare sulla crescita personale della persona; la tipica fase transitoria da ragazzo ad adulto. Oltre a questi archetipi del genere, in questa pellicola, diretta dall’autore televisivo Greg Berlanti, viene aggiunta la tematica omosessuale. Il risultato è una fresca, bizzarra e divertente commedia romantica adolescenziale che tratta in maniera moderna ed emancipata il coming-out di ragazzo. Tutti gli archetipi vengo rielaborati in una nuova veste, indossata appositamente per far emergere la difficoltosa dichiarazione della propria sessualità.

Tutti meritano una storia d’amore incluso Simon, un ragazzo gay che nella vita è un essere umano proprio come tutti noi. Impaurito nel dichiarare il suo orientamento, inizia un rapporto epistolare con un misterioso coetaneo omosessuale della sua scuola con cui inizia a sentirsi, via email, costantemente. Il film ruota attorno alla scoperta di chi sia l’altro ragazzo che, con il tempo, diventa l’assoluto interesse amoroso per Simon e colui che lo porterà a mettere a rischio il proprio mondo. Come se fosse un romanzo romantico dell’epoca d’oro britannica, lo scambio epistolare di email fornisce il giusto espediente per raccontare una teen romantic comedy con variante omosessuale. Ben scritta e con una storia ben delineata e, sotto certi aspetti, molto sagace. La bravura nella sceneggiatura sta nel sovvertire i classici clichè del genere e orientarli in una prospettiva omo divertente e in grado di offrire numerosi spunti riflessivi. Inoltre, la costruzione del racconto riprende una forma arcaica di strutta ma che viene rimodernata e messa in linea, presentando situazioni moderne e verosimili.

Dal punto di vista della diegesi, c’è una costruzione notevole con diversi momenti onirici o “sognatori” che sono lo specchio dell’io di Simon; la sua visione del mondo e la sua concezione sulla questione. Sono espressioni del personaggio, lo mettono a nudo, creano un legame emotivo con lo spettatore che prende a cuore il suo punto di vista e tifa per la sua sfida romantica.

Tuo, Simon va al di là della questione omosessuale. È una commedia romantica adolescenziale improntata per piacere ad un pubblico mainstream che sa prendersi in giro. Dialoghi brillanti e situazioni grottesche, rendono il film interessante, da vedere e da amare. Un prodotto maturo e in grado di colpire il pubblico di riferimento grazie alla sua penetrabilità di linguaggio e alla verosimiglianza nella costruzione del mondo scolastico. Inoltre, Tuo, Simon è talmente leggero e “normale” da colpire qualsiasi spettatore, adolescente o meno.

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